Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2019
AGOSTO-SETTEMBRE 2019 MC 43 D Le religiose scendono in campo Ma se il monito del papa non è stato preso ade- guatamente sul serio sul fronte delle grandi isti- tuzioni internazionali, chi ha risposto pronta- mente al suo pressante appello è stato un altro network, quello delle religiose. Impegnate in prima linea soprattutto nella pre- venzione del fenomeno e nella protezione delle vittime, in Italia come in molti altri paesi del mondo, le religiose riunite nella rete di Talitha Kum - che fa riferimento all’Unione internazio- nale delle superiore generali (Uisg) - ha dato vita, già l’8 febbraio del 2015, alla prima Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone fortemente voluta da papa Francesco. L’obiettivo di questa giornata - che ormai si cele- bra in diverse parti del mondo - è innanzitutto quello di creare maggiore consapevolezza sul fe- nomeno e far riflettere sulla situazione globale di violenza e ingiustizia che colpisce milioni di per- sone in tutto il pianeta. Al contempo, si vogliono indicare piste concrete per dare risposte efficaci. D OGGI SCHIAVI Qui : due immagini di Lagos. Un mezzo di trasporto pubblico nel traffico cittadino e una veduta della laguna. D Per questo, da un lato, viene ribadita la necessità di garantire diritti, libertà e dignità alle persone trafficate e ridotte in schiavitù e, dall’altro, di de- nunciare sia le organizzazioni criminali sia coloro che usano e abusano della povertà e della vulne- rabilità di queste persone per farne oggetti di pia- cere o fonti di guadagno. «La tratta di persone ferisce con efferata violenza l’umanità - dice suor Gabriella Bottani, missiona- ria comboniana e coordinatrice di Talitha Kum -. Per questo noi, come religiose, continuiamo a portare avanti cammini di libertà e speranza at- traverso gesti quotidiani di ascolto e incontro che curano innanzitutto la dignità ferita. Sono gesti sovversivi e di denuncia che contrastano il male della tratta di persone con il bene». Suor Gabriella ha alle spalle una lunga espe- rienza nella rete anti tratta del Brasile, prima a Fortaleza e poi in Amazzonia, dove si è resa conto, incontrando personalmente anche molte vittime, di come «tutto è sfruttato, al punto che non ci si rende più nemmeno conto che gli uomini stessi sono sfruttati». Rientrata in Italia, suor Ga- briella coordina, dal 2015, il network internazio- nale delle religiose per continuare a combattere in ogni angolo del mondo la piaga della tratta. Lo scorso giugno è stata riconosciuta come «eroe» contro la tratta dal dipartimento di Stato Usa, in occasione della presentazione del «Trafficking in Persons Report» (Tip Report) che quest’anno ha declassato l’Italia tra i paesi di seconda fascia a causa del peggioramento nel contrasto alla tratta e nella protezione delle vittime. La rete è nata nel 2009 in seno all’Uisg, in seguito a un «Programma di formazione per personale religioso alle azioni di contrasto alla tratta di per- sone», realizzato in cooperazione con l’Amba- sciata americana presso la Santa Sede e gestito
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