Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2019

Portfolio I viaggi di Dan Testo e foto di Daniele Romeo In viaggio con il vescovo «selvaggio» Sole. Polvere. Calore. Il suono delle campane delle mucche. Il belato delle capre. Il sottofondo costante, ritmico, quasi ipnotico del canto di guerrieri Samburu, che si preparano a festeggiare l’evento dell’iniziazione alla vita adulta di un gruppo di ragazzi. Accade ogni quindici anni circa. È una scena affascinante, antica, quasi biblica. Come biblica è la figura di Virgilio Pante, the wild bishop , il «vescovo selvaggio», come lo chiamano nella diocesi di Maralal e come lui stesso ama definirsi. 24 MC AGOSTO-SETTEMBRE2019 P ante, come preferisce es- sere chiamato, è la mia guida e il mio «autista» instancabile alla scoperta del territorio abitato dalle etnie Samburu, Turkana e Pokot, in un safari fotografico che mi per- metterà di conoscerlo e apprez- zarlo insieme a un altro grande missionario poco convenzionale in un territorio difficile, isolato, al centro di eterni conflitti e do- minato dalla filosofia dell’«Io, adesso»: monsignor Virgilio Pante e padre Aldo Giuliani, mis- sionari della Consolata. Il viaggio Mi trovo nel Kenya del Nord, la Samburu County, nella diocesi di Maralal, per un viaggio fotografico esplorativo in un’area nella quale da decenni, esattamente dal 1952, operano i missionari della Conso- lata. Partito da Nairobi, sono arri- vato a Maralal, dove monsignor Pante ha la sua sede. E da Maralal partirò, accompagnato dal missio- nario, alla scoperta delle missioni più remote della sua diocesi. Lungo l’itinerario percepisco un’atmosfera fraterna, serena, fatta di amicizia e condivisione che solo il viaggiare in compagnia e col supporto di chi da sempre vive in simbiosi e sintonia con questa terra, può creare. Un senso di pace interiore mi fa sentire soli- dale con questi luoghi isolati. Siamo in una delle zone forse più difficili del Kenya, segnata dalla violenza causata dalla follia del- l’uomo e dalla durezza e sobrietà di un ambiente naturale che pure è di sorprendente bellezza. A decidere ogni singola tappa, vil- laggio e missione da visitare, per tutto il tempo al volante della sua Toyota 4x4, è il vescovo Pante, narratore instancabile e conosci- tore di ogni angolo di quella che lui chiama la «sua sposa» (la sua diocesi) che ha attraversato in tutte le direzioni con la sua moto.

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