Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2019

MC R diamento musulmano. «Non è raro che i cristiani vengano attac- cati - spiega il parroco, don Jo- seph Saleem -. Recentemente in questo quartiere sono stati uccisi cinque ragazzi cristiani». Eppure i cristiani mostrano aper- tamente e orgogliosamente la propria fede. Su ogni porta è di- pinta una croce e la domenica la piccola e spoglia chiesa di Santa Maria è gremita al punto che molti fedeli devono ascoltare la messa dalle viuzze attigue. «Ogni domenica vi sono due messe, ma partecipano talmente in tanti che molti riescono a malapena a sen- tire le parole del sacerdote». Nessun Dio all’infuori di Allah «Non c’è nessun Dio all’infuori di Allah». Cartelloni come questo si trovano in tutta Karachi e ve n’è uno anche all’ingresso di Kuda ki basti (una basti è l’equivalente della nostra borgata), un quar- tiere che si sta sviluppando nell’a- rea Nord della metropoli pachi- stana, oggi in rapida crescita. Tra le strade del quartiere ancora in costruzione, i mega poster con il volto di Khadim Hussain Rizvi, invitano a unirsi alle fila del Tlp, il partito islamista Tehreek-e-Lab- baik Pakistan da lui fondato. Don Augustine Soares, parroco di San Giuda, ci mostra un piccolo lotto di terra dove spera possa sorgere al più presto la chiesa di San Barnaba. «La presenza di una chiesa in un quartiere è essen- ziale per i cristiani - ci spiega - se c’è una chiesa, i cristiani sanno che non verranno facilmente cac- ciati dalle loro case. Per loro è una garanzia». Per il momento le messe sono ce- lebrate in una piccola sala parroc- mente all’islam la sorella, obbli- gandola a sposare uno di loro. Il giovane cattolico ha fronteggiato quanti avevano espresso la mi- naccia, ma è stato picchiato al punto da perdere la vista all’oc- chio sinistro. «Oggi la famiglia di Vikhram è costretta a nascon- dersi - ci riferisce l’avvocatessa cattolica Tabassum Yousaf che as- siste il giovane - mentre l’uomo arrestato per la sua aggressione è già fuori su cauzione». Conversioni forzate La stessa avvocatessa ci racconta quanto sia estesa la piaga dei ra- pimenti e delle conversioni for- zate all’islam di giovani cristiane. «In questi giorni - riferisce in una telefonata al nostro rientro in Ita- lia - sto seguendo il caso di Neha, una ragazza cristiana di appena 15 anni che vive a Itihad, un pic- colo centro vicino Karachi». Il 28 aprile scorso, sua zia Sundas, con- vertitasi all’islam qualche anno fa, ha chiesto ai genitori di Neha il permesso di portare la ragazza al- l’ospedale dove era ricoverato chiale, altrimenti la chiesa più vi- cina è quella di San Giuda che - come abbiamo potuto verificare - si trova a oltre tre quarti d’ora di macchina. Persecuzioni quotidiane La presenza islamica si fa ancora più evidente quando raggiun- giamo la parrocchia di San Giuda. In questo quartiere fino a 10-15 anni fa vivevano perlopiù famiglie cattoliche. Ma da quando queste sono andate via, soprattutto per motivi di sicurezza, l’area si è po- polata di immigrati afghani. Anche questa chiesa ha avuto la sua dose di persecuzione. Nel 1989 è stata profanata da giovani musulmani, mentre nel 2004 è stata incendiata. Infine nel 2009 alcuni talebani hanno attaccato sei abitazioni cristiane, uccidendo il piccolo Irfan Masih, di appena 11 anni. Non è purtroppo l’unico caso in cui sono stati attaccati dei cri- stiani che vivevano in quartieri musulmani. Nel nostro soggiorno a Karachi, ad esempio, abbiamo incontrato Vikhram John, 25 anni, che nel settembre 2017 si è tra- sferito assieme alla sua famiglia nel quartiere K.D.A. Mahmouda- bad di Karachi. Quella di Vikhram era l’unica famiglia cristiana del- l’intero vicinato e non ci è voluto molto prima che fosse presa di mira. «Inizialmente ci dicevano che facevamo troppo rumore quando pregavamo - ci racconta il ragazzo cattolico -, poi hanno ini- ziato a lanciare sassi contro la no- stra casa». Le intimidazioni, gli in- sulti e le angherie si sono fatte sempre più insistenti. Poi alcuni musulmani hanno minacciato di voler rapire e convertire forzata- AGOSTO-SETTEMBRE2019 MC 21 In basso a sinistra : bambini in una fornace di mattoni. Qui a sinistra : bambini del quartiere di Kuda ki basti vanno a scuola. Qui sotto : Vikhram John, il giovane di Karachi malmenato per aver difeso la sorella minacciata di conversione forzata, accanto all’avvocatessa Tabassum Yousaf. #

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