Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2019
Libertà Religiosa RIFLESSIONI E FATTI CIRCA LA LIBERTÀ RELIGIOSA NEL MONDO - 41 Testo e foto di Marta Petrosillo - Aiuto alla Chiesa che soffre Italia PERSECUZIONI QUOTIDIANE TRA ISLAMISMO E CASTE Cristiani in Pakistan Nel paese asiatico i cristiani sono il 2 per cento della popolazione. Spesso i più poveri e disprezzati. Le discriminazioni quotidiane, per molti, diventano vera e propria persecuzione che condanna a una vita di paura e stenti. L’ invito alla preghiera del muezzin sovrasta la voce del sacerdote durante la preghiera del mattino. È questa la prima immagine che abbiamo del Pakistan. Un’imma- gine altamente significativa di quella che è la realtà vissuta dai cristiani pachistani: cittadini di seconda classe, ospiti nella loro stessa patria. La loro non è la semplice condi- zione di minoranza in un paese musulmano. Perché qui i mecca- nismi di una società a maggio- ranza islamica, di per sé discrimi- nanti nei confronti delle mino- ranze religiose, incontrano il si- stema castale indiano che emar- gina le caste inferiori, cui spesso i cristiani appartengono. Il tutto si traduce in miseria ed emargi- nazione in un contesto in cui la fede cristiana diviene un mar- chio a vita. Visitando il Pakistan con una de- Autosegregazione A Karachi, metropoli di oltre 20 milioni di abitanti, molti cristiani vivono in quartieri come quello di Essanagrì, che significa «quartiere di Cristo». Più di mille famiglie cattoliche abitano in case fati- scenti in vicoli al cui lato scorre una fognatura a cielo aperto. I bambini giocano a piedi nudi nella sporcizia fino a quando non sono costretti a iniziare a lavorare anche a soli 10 anni. Nella piccola scuola elementare St. Mary gli alunni sono costretti a bere l’ac- qua sporca semplicemente fil- trata, con un logico proliferare di malattie. Come molti altri quartieri cri- stiani, Essanagrì è un vero e pro- prio ghetto. Ma per i cristiani spesso l’autosegregazione è una scelta obbligata. La locale comunità è stata co- stretta a costruire un muro che separa il quartiere dal vicino inse- legazione di Aiuto alla Chiesa che soffre Italia , abbiamo avuto modo di conoscere dal vivo la realtà di questa piccola comunità - le stime ufficiali parlano di circa il 2% di cristiani a fronte di un 97% di musulmani - che, pur in- contrando difficoltà quotidiane, conserva una fede incrollabile. Tutti conoscono Asia Bibi, la donna condannata a morte per blasfemia che ha finalmente riac- quistato la propria libertà dopo essere stata assolta. E molti hanno sentito parlare della cosid- detta legge antiblasfemia, che prevede l’ergastolo per chi pro- fana il Corano, e la pena capitale per chi, come nel caso di Asia, è accusato di aver offeso il profeta Maometto. Ma è soltanto la punta di un iceberg. Perché la vita dei cristiani in Pakistan è fatta di discriminazioni quoti- diane, di ingiustizia, di opportu- nità negate.
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