Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2019

AGOSTO-SETTEMBRE2019 MC 19 detto che si riesca a inserirsi per le competenze che si hanno. Padre Leo ci racconta di un suo parente medico che, da diversi anni, lavo- rava in Uganda guadagnando poco. Ha voluto seguire l’esempio di un collega che era andato negli Usa. Là il collega, non potendo fare il medico in quanto la sua lau- rea non è riconosciuta, si era messo a lavorare come assistente in una casa di riposo, con un buon guadagno. Il parente del missiona- rio è partito a sua volta. Ora si è in- tegrato, ha un lavoro, una fami- glia, una casa. Ovviamente non fa il medico. «I giovani continuano a lasciare i nostri paesi perché hanno infor- mazioni su altri e cercano una vita migliore. I ragazzi che muoiono in Libia o nel Mediterraneo sono di- sperati. Quando sono nel proprio paese sentono dire che la vita è migliore in Europa e decidono di correre il rischio. Secondo me, l’u- nico modo dievitare questo esodo, è appoggiare i paesi di origine, ma certo non è facile. Voglio dire che un ugandese non è attratto dalla prospettiva di andare a vivere in Kenya, perché il livello di vita è si- mile, ma in Europa sì. Il problema poi resta l’integrazione». Marco Bello MC A (Kampala) capita di vedere gruppi di ragazzi ugandesi, molto giovani, tutti con la stessa maglietta, che, come fossero in una vacanza stu- dio, si imbarcano per un paese del Golfo. In realtà vanno a lavorare». Padre Leo non lo dice, ma uno dei rischi di chi va in quei paesi, so- prattutto per le ragazze, è quello di finire sfruttati o schiavizzati. Gli altri paesi di attrazione per gli ugandesi sono la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, anche a causa del- l’affinità linguistica. In questi ul- timi, ci racconta padre Leo, si è dif- fusa la pratica del matrimonio di comodo: «Ho saputo di donne ugandesi che riescono a recarsi negli Usa con un visto turistico. Qui fanno un accordo con uomini cittadini statunitensi per sposarsi civilmente. In questo modo la donna ottiene il permesso di sog- giorno. Nell’accordo la donna si impegna a restituire un debito, di solito 5-10mila dollari, al marito di comodo. La donna lavora e rim- borsa a rate. Saldato il debito, e possono passare anni, i due richie- dono il divorzio». Padre Leo ci racconta che molti giovani, anche di classe media, fi- nita l’università, anche se trovano lavoro in Uganda, poi fanno di tutto per migrare negli Usa. Alcuni utilizzano la scusa degli incontri in- ternazionali del Rotary Internatio- nal : «Si iscrivono, passano alcuni anni come soci, poi prendono l’oc- casione di una convention in Ca- nada o negli Usa. Come Rotary ot- tengono facilmente i visti. Ma una volta lì, si dileguano, diventando clandestini». Negli Stati Uniti o in Canada non è

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=