Missioni Consolata - Luglio 2019

CONFESSIONI DI UN ANIMISTA Confessioni di un animista è la «prima» italiana del gesuita nigeriano Agbonkhianmeghe Orobator, in uscita a set- tembre per Emi, l’Editrice missionaria italiana. Presi- dente della conferenza della Compagnia di Gesù di Africa e Madagascar, considerato uno dei più brillanti e originali teologi del continente, Orobator affronta la di- scussione teologica sul rapporto tra animismo e cristiane- simo in modo innovativo e con particolare sensibilità do- vuta anche alla sua conversione adulta al cattolicesimo. Cresciuto in una famiglia animista nella cui casa era pre- sente «la stanza delle medicine», tra rituali, abluzioni e devozione per un nutrito pantheon di divinità, il teologo traspone la sua esperienza personale di riscoperta delle proprie radici animiste nel discorso generale della storia e del futuro dell’inculturazione del Vangelo in Africa. Orobator non si sente «lacerato tra due tradizioni reli- giose», ed è convinto che il cristianesimo debba risco- prire e valorizzare le radici animiste africane sulle quali si è innestato (allo stesso modo dell’islam). Egli rifiuta «le etichette di “schizofrenia della fede” o di “doppia menta- lità religiosa” che certi teologi regolarmente impongono agli africani». La reciprocità e l’interdipendenza dei vari elementi del creato - uomo, natura, mondo sovrannatu- rale - e il riconoscimento della «vita» come bene comune ultimo condiviso dalla comunità, sono tutte caratteristi- che dell’animismo che permettono di trasformare la realtà in «una realtà sacramentale» fonte di vita e di spi- ritualità. È da queste che sgorga e si genera, secondo il teologo nigeriano, «un imperativo morale o il dovere di prendersi cura della nostra casa comune». Un’afferma- zione nella quale si può facilmente riconoscere un’eco forte e distintiva del concetto di ecologia integrale di papa Francesco espresso nella Laudato si’ . Il suo tentativo di ridefinire epistemologicamente l’ani- mismo mettendolo in relazione stretta con la teologia esige qualcosa di molto simile a un riscatto morale dei cristiani africani, e richiede da parte degli europei un ab- bandono delle vecchie categorie di esotismo e primitività che persino i primi missionari avevano affibbiato agli abi- tanti del continente. Per Orobator, stanze delle medicine, rituali, abluzioni, nella loro ricchezza spirituale e come segni di una profonda «religiosità» che permea ogni aspetto della quotidianità dei popoli africani, non devono più essere relegati al folklore continentale, ma messi a tutti gli effetti alla base dell’esponenziale crescita della pratica della fede e della spiritualità del continente. Una crescita che coinvolge anche e soprattutto il cattolicesimo (si stima che nel 2040 saranno 460 milioni i cattolici africani) e che non può essere dovuta a semplici fattori demografici o agli alti tassi di fertilità. Il discorso di Orobator è originale e innovativo, e an- drebbe decisamente approfondito. La ricchezza e la vita- lità dell’immaginario spirituale che le tradizioni africane hanno mantenuto nel loro incontro con il cristianesimo, e che forse noi europei abbiamo perso nella nostra pra- 82 MC LUGLIO2019 Librarsi Il libro: Agbonkhianmeghe Orobator, Confessioni di un animista. Fede e religione in Africa , EMI, Verona 2019, pp. 256, euro 24,00. # tica di fede, potrà apportare un grande contributo al rin- novamento della spiritualità globale. Magari anche tra- mite un’evangelizzazione che già oggi e, verosimilmente sempre più in futuro, parte dall’Africa in direzione del Nord del mondo. L’AUTORE Agbonkhianmeghe Orobator, gesuita nigeriano (classe 1967), è il presidente della conferenza della Compagnia di Gesù di Africa e Madagascar. Ha conseguito il dotto- rato in teologia e in scienze religiose nel 2004 all’Univer- sità di Leeds, in Inghilterra, ed è stato superiore della provincia orientale africana della Compagnia dal 2009 al 2014. Definito da Avvenire come uno dei più brillanti teo- logi africani contemporanei, è membro del Boards of Di rectors della Georgetown University di Washington. Tiene con- ferenze e lezioni in tutto il mondo. Lo scorso mese di aprile, su proposta del primate della Chiesa anglicana Ju- stin Welby e con l’approvazione di papa Francesco, pa- dre Orobator ha predicato gli esercizi spirituali a Casa Santa Marta durante il ritiro per i due leader del Sud Su- dan.

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