Missioni Consolata - Luglio 2019
Benedica la terra il Signore 74 amico LUGLIO2019 Per la preghiera di Annarita Leserri Questa traccia di preghiera è pensata per un gruppo che sia immerso nella natura. Prima: ritagliare da un cartoncino verde una foglia per ciascun partecipante. Portare penne. Canto: Laudato sii Signore mio. Guida: È finalmente arrivata l’e- state. Per molti questo significa vacanze, riposo e riflessione. Siamo qui perché abbiamo de- ciso di alzarci dalle nostre (s)co- mode poltrone per andare in- contro al più bel dono che il Si- gnore ci ha affidato: la crea- zione. Non è necessario partire per una spiaggia caraibica o scalare una montagna per in- contrarla e contemplarla, anche una passeggiata nel parco vi- cino casa è sufficiente. Lettore 1: Dal primo libro dei Re (19, 11-14) «Fu detto a Elia: “Esci e fermati sul monte alla presenza del Si- gnore”. Ecco, il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e ga- gliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Si- gnore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna. Ed ecco, sentì una voce che gli di- ceva: “Che fai qui, Elia?”. Egli rispose: “Sono pieno di zelo per il Signore”». Lettore 2: Il profeta Elia, in fuga dal suo popolo che vuole ucciderlo, si rifugia in una grotta per la notte, quando Dio lo invita a uscire per incon- trarlo. Tutti siamo chiamati a uscire dalla nostra grotta, fatta di soli- tudine, ma anche di sicurezze. Tutti siamo invitati a metterci in cammino per incontrare Dio che ci aspetta. È interessante notare come nella Bibbia l’in- contro con Dio avvenga spesso in ambienti naturali. Gesù stesso si ritirava in montagna o nel deserto o in un giardino per pregare. Lettore 3: Elia riconosce il Si- gnore non nel vento feroce, né nel terremoto o nel fuoco, ma in un semplice, quotidiano, sof- fio di vento leggero. E noi siamo capaci di ricono- scere il Signore, di distinguere il suo tocco discreto nelle no- stre vite rumorose? Anche adesso, siamo capaci di ricono- scerlo nel vibrare delle foglie, nel canto degli uccelli, nella luce benevola che ci circonda? Emyan / flickr.com Una preghiera nella natura per ringraziare del creato.
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