Missioni Consolata - Luglio 2019
LUGLIO2019 MC 61 N el Regno Unito il movi- mento indipendentista fa la sua comparsa nel 1993 con la nascita dell’Ukip, United Kingdom Inde- pendent Party . A fondarlo sono al- cuni fuoriusciti del partito conser- vatore che, oltre a non sopportare l’idea di dover sottostare alle deci- sioni prese da una realtà sovranna- zionale, sono anche convinti che le regole europee siano dannose per gli interessi inglesi. Ci vogliono però venti anni per arrivare al suc- cesso elettorale: alle europee del 2014 l’Ukip raggiunge il 27,5% dei voti aggiudicandosi il titolo di primo partito inglese (sotto la guida di Nigel Farage, poi uscito per fondare, a poche settimane dal voto del 26 maggio scorso, il «Brexit Party» , ndr ). E se ottiene un così alto consenso non è per merito delle argomentazioni usate in ambito giuridico ed economico ma per la capacità di far presa sulle ansie del popolo inglese. Gli strate- ghi del marketing elettorale sanno che non è parlando alla testa delle persone che si ottengono voti, ma rivolgendosi al loro stomaco, e nel 2014 hanno buon gioco a battere questa strada considerato il clima di insicurezza che si respira da un capo all’altro d’Europa. E la chiamano economia PRIMA LA CONOSCIAMO, PRIMA LA CAMBIAMO La rubrica di Francesco Gesualdi Aproposito di Brexit: a che punto siamo? Nel Regno Unito ci sono oltre 9 milioni di stranieri (600mila italiani) su un totale di 66. La guerra degli indipendentisti dell’Ukip contro l’Unione europea è iniziata da questo dato. Una guerra vinta con il referendum che, nel giugno 2016, ha sancito l’uscita del paese dall’Europa: la Brexit. Da allora tutto si è però bloccato. Nel frattempo, ci sono state le nuove elezioni europee del 26 maggio. © EU Council In alto : la ex premier inglese Theresa May con Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea dal 2014 al 2019. #
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