Missioni Consolata - Luglio 2019
LUGLIO2019 MC 57 MC A trascinandola fuori dalla grotta. A quel punto Susano-O, in segno di pentimento, diede alla sorella la spada. Sono questi tre sacri tesori che Amaterasu diede in consegna ai suoi discendenti per comprovare la parentela divina e reclamare il di- ritto di dominio sul Giappone. In realtà, nessuno ha mai visto questi gioielli; anzi molti dubitano della loro stessa esistenza. Lo Yata bambino Antoku fu costretto al suicidio dalla madre che, sconfitta dal clan dei Minamoto, decise di darsi alla morte portando con sé la spada Kusanagi no tsurigi. Il significato degli ideogrammi imperiali È evidente, quindi, che il Giappone è un paese dove tradizione e pro- gresso si intersecano continua- mente per formare un tessuto ine- stricabile. Il gengo , il calendario imperiale, ne è un esempio. Intro- dotto nel 645 d.C. dall’imperatore Kotoku ad imitazione della dinastia Han cinese, indica che l’imperatore è dominatore non solo del regno, ma anche del tempo. Il gengo veniva cambiato in occa- sione di eventi significativi (guerre, catastrofi, giubilei), quindi era pos- sibile che un solo imperatore re- gnasse durante più gengo. Solo dall’era Meiji ( 明治 «legge o go- verno illuminato», 1868-1912) si passò ad identificare l’era con la durata di regno di un singolo tenno . Così la Reiwa, l’era attuale iniziata il 1° maggio scorso, è il duecento- quarantottesimo gengo che traccia la storia del Giappone mentre Na- ruhito è il centoventiseiesimo im- peratore che succede sul «Trono del crisantemo». Anche se il gengo caratterizza l’era imperiale ed è strettamente con- nesso all’istituzione monarchica, il suo nome viene scelto dal primo ministro. In questo caso Reiwa è stato selezionato da Shinzo Abe e il nome avanzato da Susumu Naka- nishi, professore emerito di 89 anni della Osaka Women’s Univer- sity ha prevalso su una rosa di sei candidati suggeriti da Tadahisa Ishikawa, 86 anni, della Nishogaku- sha University e On Ikeda, 87 anni, dell’Università di Tokyo. no kagami sarebbe custodito nel santuario di Ise, nella prefettura di Mie; lo Yasakani no magatawa si troverebbe nel santuario del Pa- lazzo imperiale di Tokyo, mentre la Kusanagi no tsurigi verrebbe con- servata nel santuario di Atsuta a Nagoya. Nel Heike monogatari (1371), però, si racconta che la spada venne definitivamente per- duta negli abissi dello stretto di Shimoinoseki quando l’imperatore In alto a sinistra : cerimonia matrimoniale nel tempio shintoista di Meiji, a Tokyo. Qui sopra : la porta Sammon, entrata del tempio zen di Kencho-ji nella città di Kamakura. Qui a sinistra : statuine di Jizo (divinità buddhista, considerata protet- trice dei viaggiatori, che - in questo caso - ricorda i bimbi non nati) al tempio di Ha- sedera, a Kamakura. #
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