Missioni Consolata - Luglio 2019

LUGLIO2019 MC 5 DAI LETTORI E DAI MISSIONARI Cari mission@ri RISPONDE IL DIRETTORE In queste pagine diamo spazio a tutte le lettere, email omessaggi che riceviamo, purché chiaramente firmati. UNA BUONA IDEA Per rendere il clima più gradevole e salvare la vita umana sulla terra: ogni persona semini o pianti un albero al- l’anno. Sette miliardi di piante in un anno, in 50 anni, sarebbero 350 mi- liardi di piante in più. Immaginate che succe- derebbe se ciascuno ne piantasse due o tre. Dopo pochi anni, la tem- peratura scenderebbe, le piogge arriverebbero più regolari e ci sareb- bero meno squilibri me- teorologici (siccità pro- lungate, nubifragi, ecc.). Certo non basta semi- nare o piantare, occorre anche concimare in modo organico e innaf- fiare e accudire l’albero in modo che nasca, cre- sca e si sviluppi bene. Può essere il tipo di al- bero che preferite: da frutta, ornamentale o di legno pregiato. Qualcuno può dire, non tutti possono fare que- sto, per esempio i bam- bini, i malati, chi è an- ziano. Ma io dico: i pa- renti prossimi e o vicini lo possono fare per lui. Un altro dirà: e chi non possiede nemmeno un metro di terra? Quelli che abitano in un appar- tamento, quando vanno in ferie - ovunque va- dano - possono farlo o possono aiutare altri a farlo. E coloro che per svariati motivi non si muovono mai dalla città o dalla loro casa? Pos- sono organizzare rac- colte di fondi per com- prare semi o piantine da distribuire nelle regioni e paesi dove non hanno sementi e piantine. C’è tanta gente, in tante re- gioni e molti paesi che hanno terra da poter piantare o seminare al- beri adatti al loro clima, ma non hanno sementi e possibilità di farlo senza aiuto da lontano. Le persone che hanno un posto importante e di responsabilità nel modo, comincino a dare il buon esempio, e chi ha la possibilità semini o pianti: 10, 100, 1000 piante per supplire le persone pigre o incapaci di «capire il clima» in cui siamo immersi. Per finire: ognuno faccia questo per salvarsi e per salvare l’umanità, per- ché se pensa di farlo per guadagnare soldi, conti- nuerà solo con la distru- zione del clima e dell’u- manità in atto. Qualcuno lo fa già, questo bel la- voro, ma non è suffi- ciente, dovrebbero farlo tutti per un ottimo risul- tato. Cico Bruno 15/05/2019 A PROPOSITO DEL DOSSIER SUI PARCHI IN INDIA Il dossier di Eleonora Fanari «La vita non vale un parco», apparso sul numero di maggio, ha suscitato diverse reazioni. Le pubblichiamo tutte scusandoci per i tagli dovuti ai limiti di spazio. *** Un grande grazie per l’interessantissimo dos- sier della bravissima Eleonora Fanari. È un in- centivo forte alla pre- ghiera e all’impegno in situ per il miglioramento dei rapporti tra uomini e felini in India, in Asia, nel mondo. Cordialmente, Francesco Rondina 18/05/2019 *** Cari Missionari, il dossier di maggio è fantastico, ma il modo con cui l’autrice allarga e restringe i contesti di va- lutazione mi mette un po’ in difficoltà. Alcuni punti vanno chiariti: 1. L’obbligo di rispettare le leggi è per tutti, ricchi e poveri, cacciatori e rac- coglitori, militari e civili. 2. Tutti sappiamo che le tigri rischiano l’estinzio- ne, ma se c’è un posto al mondo dove la probabi- lità di essere uccisi o gravemente feriti dalle tigri è altissima, questo posto è il Sunderbans. Chi vuole cacciare, pe- scare, raccogliere miele selvatico, laddove vive la tigre, deve prendersi le sue responsabilità, esat- tamente come se le prende chi fa paracaduti- smo, chi si immerge nel- le acque bazzicate dallo squalo bianco, chi va a fare alpinismo o altri sport estremi [...]. 3. I continui riferimenti all’Italia non sono l’ideale per far capire quale sia davvero lo stato delle fo- reste in India, che è dieci volte più estesa della no- stra penisola. Per arriva- re alla percentuale di co- pertura forestale attual- mente registrata in Italia, l’India di strada ne deve fare ancora parecchia. E poi bisogna distinguere tra bosco e bosco, tra fo- resta e foresta. [...] 4. Per quanto riguarda invece gli abomini com- messi dalle guardie fore- stali, qui invece il conte- sto andrebbe allargato ben al di là del Sunder- bans. In tutta l’India le forze dell’ordine sono protagoniste negative. Non scopro niente di nuovo quando dico che contro le donne [...], con- tro le bambine, contro i cristiani, contro chi pro- fessa religioni diverse dall’Induismo, vengono consumati atti di inaudita gravità e ferocia. 5. Le Tiger Reserve sono una gran bella cosa ma chi pensa di poterle tra- sformare in un contrav- venzionificio [...] capisce davvero poco di ecolo- gia… Chi viola i regola- menti andando a gettare le reti là dove non è con- sentito dalla legge, può essere recuperato in altri modi [...], non con l’im- posizione del pagamento di una somma di denaro che è fuori dalla sua por- tata. L’accanimento fi- scale, quello che pensa di risolvere i problemi a colpi di tasse e di multe, non è un buon deterren- te, incentiva semmai l’in- debitamento e spiana ancora di più la strada allo strozzinaggio, che in India rappresenta un’al- tra gravissima piaga. Distinti saluti Luciano Montenigri 18/05/2019 *** Cari Missionari, sono contento che siate tornati ad occuparvi del problema del rapporto tra esseri umani e specie animali problematiche all’interno dei parchi e delle altre aree protette. Spero che in futuro [...] ci direte qualcosa, e con dossier altrettanto ap- profonditi, sullo status della tigre in Cambogia, in Laos, in Vietnam. Lì veramente le tigri so- no a un passo dall’estin- zione, lì le organizzazioni internazionali dovrebbe- ro concentrare la loro at- tenzione per contrastare il bracconaggio, il land grabbing , la deforesta- zione e sostenere gli sforzi di coloro che cre- dono ancora nella possi- bilità di salvare la tigre, salvare l’elefante, il delfi- no di fiume, il bucero, i ditterocarpi, le conifere e un bel po’ di altre specie.

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