Missioni Consolata - Luglio 2019

0 MC 23 MC A missione in Kenya, quindi dobbiamo tenerlo come il centro di irradiazione della fede. È la prima volta che incontro tutta la direzione gene- rale riunita così. Sembra di essere al tempo degli Apostoli che erano uniti come in una sola famiglia. Sen- tire la vicinanza della direzione ge- nerale è una benedizione per me e per tutti». Prendendo lo spunto da quella confidenza, padre Stefano aggiunge che «l’esempio dei primi mis- sionari indica chiaramente che non siamo solo delle comunità per la missione, ma comunità in missione. Siamo strumenti dello Spirito, l’unico che muove i cuori ed è capace di trasformare le persone e la storia. Fare missione è ascoltare il cuore della gente… è trasmettere l’esperienza della tenerezza di Dio e della compassione di Gesù soprattutto a chi è debole e ai margini». Parole sagge che traggono dall’esperienza di Tuthu insegnamenti per l’oggi della missione. Secondo il consigliere generale per l’Europa, pa- dre Antonio Rovelli, «la memoria non deve di- ventare un semplice contenitore di ricordi ma, come Tuthu ci insegna, deve essere qualcosa che si custodisce a partire dal futuro. Il ricordo dell’eroismo dei primi missionari deve rivitaliz- zare la vita dei missionari della Consolata oggi e dare un rinnovato impulso al coraggio e all’entu- siasmo per l’evangelizzazione e custodire la me- moria di Tuthu significa farci tutti responsabili del nostro passato per gettarci in un movimento proteso in avanti verso altre tappe della mis- sione universale». Al termine della visita, il supe- riore generale esprime un augurio per tutte le nostre comunità sparse nel mondo: «L’e- sempio dei primi quattro missionari di Tuthu ci sia di stimolo per reinven- tare l’arte del vivere insieme attraverso un esodo continuo da sé e i seguenti atteggia- menti fondamentali: l’accoglienza, il dia- logo, la fraternità e la corresponsabilità in missione». L’Istituto nato nel 1901 ai piedi della Ma- donna Consolata a Torino, in Italia, ha più di cento anni, e rimane fedele al carisma ere- ditato dal Fondatore, il beato Giuseppe Alla- mano. Seguendo le orme dei pionieri nella missione di Tuthu, continua a raggiungere nuovi popoli e culture. Prova di questo è l’i- nizio di una nuova presenza in Madagascar. I missionari dell’Allamano oggi sono 950 dei quali 463 sono africani. Sono presenti in 28 paesi in Africa, America, Asia ed Europa. La Consolata è la protagonista di tutto questo con il suo silenzio, il suo ascolto, la sua do- nazione. Jaime Carlos Patias Consigliere generale per l’America

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