Missioni Consolata - Luglio 2019

KENYA carestia e nell’omelia ricorda che «questa è una visita storica, in quanto non capita spesso che la direzione generale al completo si rechi in una regione e tanto meno visiti una nostra comunità locale. Soprattutto perché la missione di Tuthu rappresenta l’inizio della nostra missione in terra africana. Non possiamo, come missionari della Consolata dimenticare que- sto, perché un popolo senza me- moria non può vivere - insiste pa- dre Stefano -. Lo stesso vale per un istituto: la memoria storica è garanzia per il futuro». Durante l’Eucaristia sono richia- mate le diverse situazioni di sof- ferenza e conflitto dove l’istituto è presente come in Venezuela, nella Repubblica Democratica del Congo e in Costa d’Avorio. Con la mente e la preghiera la direzione generale ricorda tutti i missionari che sono passati da Tuthu e tutti quelli che hanno evangelizzato il Kenya tra i popoli nomadi, i con- tadini delle campagne e gli abi- tanti delle città. «Sotto la croce preghiamo per trovare la forza e il coraggio di reinventare lo stile missionario delle nostre comunità, consape- voli che guardando al passato si costruisce il futuro attraverso uno sforzo quotidiano, convinti che il meglio per il nostro istituto e per la missione deve ancora venire», conclude il padre generale. L’atmosfera di sacralità che cir- conda i luoghi della memoria di Tuthu, fa sorgere spontanea- mente suggestioni ed emozioni. Il consigliere generale per l’Africa, padre Godfrey Msumange, ri- corda che «qui siamo nelle nostre radici. Mi piace immaginare 117 anni fa. Mi metto nella pelle dei primi missionari. Certamente erano decisi, coraggiosi, determi- nati e pieni di zelo missionario. In mezzo a mille sfide, animati dalla fede e amore di Dio, hanno supe- rato tutto. Quanti sacrifici», esclama baba Godfrey. «Proprio per questo mi piace dire che il loro vero nome è passione mis- sionaria, è amore, è coraggio, è dono. Sì, verso il Signore ma so- prattutto verso i fratelli e sorelle desiderosi di conoscere il Si- gnore». Padre Mino Francesco Vaccari, da tanti anni missionario in Kenya, è arrivato dalla missione di Rumu- ruti per unirsi alla comunità. In un momento di condivisione, du- rante la preghiera delle lodi, dal profondo della sua esperienza, con emozione, ci confida che «questo posto è molto impor- tante per l’Istituto e la storia della Qui a destra : il matrimonio di Karuri in una diapositiva dipinta a mano negli anni ‘30 del secolo scorso. | Qui sotto : la chiesa san- tuario di Tuthu. | A destra : i padri James Lengarin, Stefano Camerlengo, Antonio Ro- velli e Godfrey Msumange della direzione generale con padre Luigi Brambilla (2° a si- nistra) ai piedi della croce che ricorda il luogo esatto della prima messa celebrata il 29 giugno 1902. #

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