Missioni Consolata - Giugno 2019
MC R GIUGNO2019 MC 73 D al 6 aprile scorso Luca Maestripieri è il nuovo direttore dell’Aics, l’A- genzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Nato a Viareggio 58 anni fa, lau- reato in giurisprudenza, ha una carriera diplomatica che lo ha por- tato a Lubiana, Lisbona, New York e Parigi. Prima della nomina a di- rettore dell’Aics, Maestripieri ri- copriva la carica di direttore cen- trale per gli affari generali e am- ministrativi presso la Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo (Dgcs) del ministero degli Affari esteri e della cooperazione (Maeci). Contestualmente alla nomina di Maestripieri, un’altra figura di ri- lievo dell’Agenzia, il direttore del Dipartimento per le relazioni isti- tuzionali e internazionali Emilio Ciarlo @ , ha rassegnato le proprie dimissioni. La sua reazione alla nomina del nuovo direttore è stata la pubblicazione, il 5 aprile, sul suo profilo Facebook, di un’im- magine del processo alle streghe di Derneburg (1555) sovrastata dalla scritta «Controriforma» @ . Due giorni dopo, in una lunga nota tecnica intitolata «Evitiamo titoli», Ciarlo ha più chiaramente argomentato la sua posizione @ : «Volevamo che la cooperazione fosse una politica. Il contributo dell’Italia a un’idea di globalizza- zione dei diritti e dei rapporti in- ternazionali, un modo per essere “creatori” di sviluppo, non pianifi- catori, non benefattori, non sem- plicemente caritatevoli. Per que- sto doveva essere complemen- tare e non succube della politica estera. Parte integrante non ancil- lare. Per questo è stata istituita un’Agenzia, autonoma, specializ- zata [...]. A fare una sintesi con le istanze politiche, le preoccupa- zioni diplomatiche, le considera- zioni commerciali ci avrebbe pen- sato l’altra gamba, quella del mi- nistero, in una dialettica traspa- rente che sarebbe stata mediata e risolta, a favore dell’una o dell’al- tra posizione, dal viceministro [...]. Questo era l’equilibrio. Que- sto il disegno, originale, conside- rato ora dall’Ocse e dai nostri partner europei un’architettura innovativa e promettente. Questo equilibrio ora salta». A rendere più esplicito il punto ci ha pensato Carlo Ciavoni su la Re- pubblica , che ha ricostruito la vi- cenda in un articolo dal titolo Coo- perazione italiana: con la nomina di Luca Maestripieri alla direzione dell’Aics vince la diplomazia @ . «La bisbetica maggioranza di go- verno», scrive Ciavoni, «con tutti i problemi che ha, ha pensato bene di non rischiare e di non superare quel confine sottilissimo che di- vide la Cooperazione dalla Diplo- mazia». Il dibattito sulla «vittoria della diplomazia» Che cosa significa «vince la diplo- mazia» e qual è il problema se questo succede? A contendersi con Luca Maestri- pieri il ruolo di direttore erano stati, nella fase iniziale, 56 candi- dati, ridotti poi a una terna di nomi finalisti che comprendeva, oltre al diplomatico poi nominato, anche Emilio Ciarlo e Flavio Lovi- solo, il direttore dell’Agenzia a Tu- nisi. La vittoria della diplomazia dunque consiste in questo: che fra i tre candidati, dei quali due erano tecnici di alto profilo già at- tivi nell’Agenzia e il terzo un diplo- matico del ministero degli Affari esteri, è stato scelto quest’ultimo. Il problema che molti vedono sor- gere di conseguenza a questa scelta è che l’Agenzia perda di au- tonomia e diventi «ancella» del ministero. Di conseguenza, il ti- more è che la cooperazione di- venti non più parte integrante e qualificante della politica estera, come l’ha definita la legge 125 del 2014, ma un’appendice strimin- zita in balia degli umori e delle de- cisioni prese alla Farnesina, che a loro volta dipendono da equilibri politici più attenti agli interessi economici e alla pancia dell’opi- nione pubblica che alla solidarietà internazionale. Interni contro esterni Accanto a questo dibattito (chia- miamolo per brevità diplomatici versus tecnici ) se ne è poi svilup- pato uno parallelo, quello degli in- terni versus esterni , cioè dei can- didati appartenenti all’Agenzia o al Maeci, da un lato, e dei candi- Aics - Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo Nuovo direttore, vecchi problemi? L’Aics ha un nuovo direttore, il candidato della Farnesina Luca Maestripieri. Un diplomatico invece di un tecnico a capo di un’agenzia che dovrebbe essere indipendente dalla politica. Il punto sulle polemiche.
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