Missioni Consolata - Maggio 2019

di Antonio Magnante suoi gesti. Nel terzo Vangelo, Gesù si ferma a pregare anche in altri due eventi importanti: prima della scelta dei Dodici (6,12) e in occasione della tra- sfigurazione (9,28-29). La pre- ghiera prima di designare i suoi accompagnatori sottolinea l’im- portanza della scelta. I Dodici sono persone per le quali an- che in seguito egli pregherà (9,18; 17,5; 22,32). La preghiera prima della trasfigurazione pre- para Gesù a rivelarsi come il Servo sofferente. Nel racconto dell’attività pub- blica di Gesù prima della pas- sione, Luca riferisce le parole di una sola preghiera: l’atto di rin- graziamento per la diffusione del Regno attraverso la predi- cazione ai «piccoli». Con un acume letterario di rilievo Luca fa coincidere l’esultanza di Gesù con il ritorno dei 72 di- scepoli dalla missione , e dice: «In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: “Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della modello nel Gesù storico che lo stesso Luca de- scrive nel suo Vangelo. Gesù, inviato del Padre, descritto in preghiera in al- cuni momenti decisivi della sua missione, è origine e fonte della preghiera delle comunità. A differenza di Matteo e Marco, Luca presenta Gesù «in preghiera» (3,21) nel momento del battesimo al Giordano, quando riceve lo Spirito e ascolta la voce del Padre che lo chiama «figlio amato». In un’at- mosfera di preghiera, il batte- simo di Gesù diventa il luogo teologico della rivelazione. Luca riprende l’episodio di Marco 1,35 nel quale Gesù «si ritirò in un luogo deserto, e là pregava», e lo colloca in un momento diverso: dopo la guarigione del lebbroso (5,16). Questo spostamento rende la preghiera di Gesù non più un evento come tanti altri, ma uno schema che guida la sua missione: la preghiera è sorgente delle sue parole e dei L e comunità cui si rivolge Luca sono ormai convinte che il ritorno in gloria del Risorto non è imminente. Per questo motivo esse sentono vivo il compito di continuare a dare testimonianza a Cristo. E per Luca il compito missionario richiede preghiera assidua e meditazione quotidiana sugli insegnamenti del Maestro. Ecco perché presenta diverse volte Gesù in preghiera, molto più che non Matteo e Marco. GESÙ PREGA DURANTE LA VITA PUBBLICA Nella descrizione che Luca fa della Chiesa delle origini negli Atti degli apostoli, viene messo in rilievo come i fratelli di Geru- salemme (Atti 1,4), Pietro (Atti 10,9; 11,5), Giovanni (Atti 3,1), Paolo (Atti 9,11) si ritirino in so- litudine per pregare. Una simile esigenza ha il suo Bibbia on the road 72 amico MAGGIO2019 Rouault, Hecce Homo Quando Gesù prega La spiritualità missionaria si fonda sulla preghiera. E la preghiera del missionario si fonda sulla preghiera di Gesù descritta nel Vangelo di Luca. Ecco la quarta puntata sulla spiritualità missionaria.

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