Missioni Consolata - Maggio 2019

Watch ha pubblicato un dossier che parla di arresti indiscriminati e torture da parte dell’intelligence irachena e di quella curda, ai danni di chi - in qualche modo - ha inte- ragito con gli uomini del Daesh. Ragazzi che lavoravano nei risto- ranti dove gli uomini del califfato andavano a mangiare, musulmani sunniti che praticano un islam più radicale, famiglie di ragazzi arruo- lati nelle file dell’Isis. Moltissimi IRAQ vengono arrestati, interrogati, spesso con violenza, e una volta ri- lasciati, tutta la loro comunità li marchia come terroristi. Tra di loro ci sono molti minorenni, Human Ri- ghts Watch , nel suo dossier, riporta che fino a dicembre 2018 il numero di minori detenuti superava i 1.500, di cui 185 condannati con l’accusa di terrorismo. Recentemente, 19 di loro hanno dichiarato di essere stati percossi con tubi di plastica e tortu- rati con scosse elettriche, fino ad essere costretti a confessare di aver fatto parte dell’Isis. Tutto pur di far cessare le torture. Il terrorismo in queste terre non ha portato solo morte e distruzione ma ha lasciato una scia di paura: la paura di un’altra guerra e che nuovi gruppi di terroristi pos- sano apparire da un giorno all’al- tro. Questa paura ha fatto chiu- dere spesso un occhio alle auto- rità sui metodi usati nelle inda- gini antiterrorismo, e ha portato ad un sovraffollamento, spesso non giustificato, delle carceri. Il timore che l’Isis possa tornare ha inoltre insinuato il sospetto della gente nei confronti dei pro- pri vicini di casa, a dubitare dei propri conoscenti, a volte dei propri amici. Malgrado questo, ogni persona da me incontrata o intervistata mi ha espresso speranza. Non quella di avere una vita migliore o rivivere nelle proprie case rico- struite, ma quella di tornare a vi- vere in pace, senza paura che il terrore possa tornare a regnare per queste strade. Angelo Calianno Sopra : ancora il campo profughi di Shari. Sotto : iscrizioni distrutte della chiesa armena di Mosul. L’ AUTORE Nato a Cisternino (Brindisi), Angelo Calianno da anni scrive da luoghi in conflitto in Medioriente, Asia e Africa. Per MC ha scritto un reportage dall’Afghanistan a maggio 2018 e lo scorso aprile la prima parte di questo. #

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=