Missioni Consolata - Maggio 2019

MAGGIO2019 MC 39 D ma le numerose barche turistiche a motore attra- versano ogni giorno la zona protetta del parco senza problemi. Gli abitanti della zona si domandano se queste mi- sure di protezione ambientale, che ledono i loro diritti fondamentali, stiano effettivamente contri- buendo alla protezione dell’ecosistema. Alcuni de- nunciano, ad esempio, la presenza di uomini, pro- babilmente legati alla mafia del legname, che ta- gliano alberi nella foresta senza curarsi di farlo anche quando sono in fiore, ostacolandone la ri- produzione. È una pratica teoricamente illegale che però pare non essere ostacolata dalla fore- stale. Molti altri denunciano poi i grossi pesche- recci che attraversano le acque protette rila- sciando materiale inquinante. Tutto ciò senza menzionare i diversi disastri am- bientali che non vengono risolti dalle autorità, come quello causato nel 2014 da una petroliera che, collidendo con un’altra imbarcazione nelle ac- que al confine tra Bangladesh e India, ha rila- sciato nel mare migliaia di litri di petrolio 5 . Le popolazioni locali esistono Secondo l’ambientalista Santanu Chacraverti, au- tore del report The Sundarbans fishers pubbli- cato nel 2014 dal Collettivo internazionale a soste- gno dei pescatori ( International collective in sup- port of fishworkers ), la problematica in Sundar- bans è legata all’incapacità dell’amministrazione locale di analizzare il problema in termini olistici e di cercare soluzioni che prendano in considera- zione tutte le questioni: dal degrado ambientale al sovraffollamento, dalla protezione forestale ai di- ritti delle popolazioni, dal turismo alla gestione comunitaria delle risorse. Quest’ultimo elemento è tra i più importanti, perché riguarda l’inclusione delle comunità locali nella gestione del territorio. Nonostante l’assoluta importanza della prote- zione della biodiversità, le norme legate alla con- servazione ambientale non possono dimenticarsi dell’esistenza dell’uomo che vive dentro o ai mar- gini di questi territori. Alcuni studiosi, come Paul J. Ferraro (del diparti- mento di economia alla Georgia state university di Atlanta, Usa), osservano che la creazione di zone protette con misure restrittive, come nel caso del Sundarbans, non sempre crea vantaggio all’am- biente, in quanto i conflitti che sorgono in risposta al malessere della popolazione impediscono la giusta gestione del territorio. Gli abitanti delle Sundarban, come Utpal Mishra o Sohankharo, sono i primi a voler proteggere la natura. La loro vita dipende da essa, ma per loro non è solo fonte di reddito, rappresenta la loro casa e la loro identità. È proprio Utpal Mishra che, un giorno, esplo- rando le Sundarbans in barca, ci dice: «Scen- diamo, camminiamo nella foresta. Come potete studiare il nostro territorio se non capite cosa si- gnifica camminare su questo terreno?». Mentre una guerra globale sulle risorse naturali è alla ricerca di ipocrite soluzioni omogenee per tutti, i pescatori delle Sundarbans ci dicono che non si possono trovare soluzioni se non si sa cosa vuol dire sporcarsi i piedi nel terreno fangoso e buio della foresta. Eleonora Fanari N OTE : 1 www.census2011.co.in 2 Shreya Das, The tiger widows of Sunderbans: caught bet- ween the tiger and apathy , «The Indian Express», 27/12/2017. 3 Pritha Lahiri, Sujoy Dhar, Tigers burn bright in the Sun- darbans , «The Tribune», 07/10/2017. 4 Informazione condivisa con l’autrice dall’organizzazione Dakshinbanga Matsyajibi Forum (Dmf). 5 Un sends team to clean up Sunderbans oil spill in Bangla- desh , «The Guardian», 18/12/2014. Pag 34 : pescatori dell’isola di Satjelia, Sundarbans, raccolgono la pesca, aprile 2017. | Pag 35 : scena di vita in un villaggio dell’isola di Satjelia, Sundarbans, luglio 2016. | Pag. 36 : una coppia pesca nelle acque del fiume nel Sundarbans, luglio 2016. | In questa pa- gina dall’alto a sinistra : Aparna Singh (con il suocero accanto) mo- stra la foto del marito ucciso da una tigre, isola di Koltali, Sundar- bans, aprile 2017; Utpal Mishra getta le reti per pescare vicino alle sponde della foresta di mangrovia, Sundarbans, aprile 2017; una donna tesse la rete per la pesca, Sundarbans, luglio 2016. D D TIGRI, UOMINI E RISERVE

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