Missioni Consolata - Maggio 2019

Una Chiesa in uscita COSÌ STA SCRITTO - Atti degli Apostoli di Angelo Fracchia, biblista 4. Uno sguardo «dall’alto» G li Atti degli Apostoli si presentano, appa- rentemente, come una cronaca dei primi tempi di vita della comunità cristiana. Non appena li si legga in modo non ingenuo, però, ci accorgiamo che non si tratta di una vera e completa cronaca: Luca trascura moltissimi aspetti e luoghi geografici abitati dal primo cristianesimo. Per non fare che un esempio, dagli Atti non ve- niamo a sapere nulla sulla comunità cristiana dell’Egitto, paese vicinissimo alla Palestina che contava una forte presenza di ebrei (dalle cui fila provengono i primi cristiani, come è ovvio) e dove già all’inizio del II secolo sappiamo esistere una co- munità cristiana molto numerosa e ben organiz- zata, che quindi evidentemente doveva essere nata decenni prima. Sembra facile spiegare che Luca abbia deciso di trascurarla perché, chiara- mente, non sarebbe stato possibile raccontare tutto. L’autore seleziona ciò che ritiene utile per comprendere quello che per la prima generazione era stato importante. Non è, quindi, una cronaca, né un saggio su come dovesse essere la chiesa, ma qualcosa di intermedio, un racconto fondato su elementi storici con un forte taglio teologico. Anche per questo, di tanto in tanto, Luca sem- bra fermarsi e contemplare dall’alto ciò che ac- cade, quasi a fare il punto della situazione, come un riassunto che aiuti a capire meglio dove si sta andando. Da molto tempo i biblisti definiscono «sommari» queste soste contemplative. In essi, più ancora che altrove, l’autore ci mostra con traspa- renza ciò che, a suo parere, doveva essere la chiesa ideale di Cristo. Il grande sommario: la comunità (At 2,42-47) Il primo di questi sommari è anche, probabil- mente, il più importante. Qui Luca, che sa narrare bene, si ferma a contemplare dall’alto la Chiesa di- lungandosi e strutturando il proprio racconto. Sic- come è la prima volta che fa qualcosa del genere, vuole indicare in modo chiaro al lettore che si trova davanti a qualcosa di diverso da un semplice rac- conto cronologico. Quando in seguito inserirà altri sguardi dall’alto, sarà molto più facile per il lettore intuirne subito la natura e allora l’autore potrà pro- cedere più spedito. In questo primo sommario notiamo anche una costruzione più accurata rispetto ai due successivi. Molto spesso noi, quando guardiamo un film o ascoltiamo un brano musicale, magari senza essere degli specialisti di quel genere, cogliamo comunque che cosa è importante, capiamo anche su che cosa l’autore vuole suggerirci di fare più attenzione, ma magari non afferriamo bene come abbia fatto a ot- tenere questo risultato. Chi è esperto, d’altra parte, può anche riconoscere e indicare con chiarezza i «trucchi del mestiere». A volte, poi, ci sono anche © AfMC / Gigi Anataloni - «Pentecoste», dal portale della cattedrale di siolo, Kenya

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