Missioni Consolata - Maggio 2019
MAGGIO2019 MC 27 I l primo gennaio 1999 undici nazioni europee si legarono a un patto di cambi fissi e crea- rono l’euro. Tre anni dopo vennero stampate anche le rela- tive banconote e la nuova moneta soppiantò lire, franchi, fiorini, marchi, per rimanere l’unica in cir- colazione nei paesi aderenti al patto. In seguito, altre otto nazioni adottarono la moneta unica, e oggi l’euro è usato in 19 paesi per un totale di 340 milioni di per- sone. A livello internazionale è la se- conda moneta più importante del mondo dopo il dollaro: copre il 36% dei pagamenti internazionali e costituisce il 20% delle riserve di tutte le banche centrali del mondo. Dunque quella dell’euro sembrerebbe una storia tutta im- prontata al successo. Ma, a guar- dare meglio, è una storia di vinci- tori e vinti e non per il principio di unificazione su cui la moneta unica si basava, ma per il modo in cui è stata gestita. L’euro «neoliberista» Per cominciare è importante ca- pire il contesto ideologico prima che economico. Il segno astrale sotto cui nasce l’euro è quello neoliberista caratterizzato da tre atti di fede: il mercato è la forma suprema di funzionamento dell’e- conomia; il mercato trova da solo i propri equilibri; il privato è bello il pubblico è brutto. Da cui altret- tante conclusioni: la concorrenza è il motore dell’economia; le regole vanno eliminate; tutto va privatiz- zato. Inevitabilmente l’euro nasce non come una moneta di stato al servizio dei bisogni sociali della col- lettività, ma come una moneta bancaria al servizio del mercato or- ganizzato sulla concorrenza. Nella convinzione che la politica faccia solo danni, il governo dell’euro è affidato a una struttura indipen- dente, la Banca centrale europea (Bce), gestita dal sistema bancario europeo. Questa ha come mandato esclusivo ciò che più serve al mer- cato ossia la difesa del valore della moneta tramite il contenimento dell’inflazione. E, per evitare ogni rischio di pressione da parte della E la chiamano economia PRIMA LA CONOSCIAMO, PRIMA LA CAMBIAMO La rubrica di Francesco Gesualdi L’euro della discordia Entrato in circolazione il 1° gennaio 2002, oggi l’euro è la moneta comune di 19 paesi europei. Dopo il dollaro, è la seconda valuta più impor- tante al mondo. La sua storia è però anche una storia di vincitori e vinti. Tra i primi si annovera la Germania, tra i secondi l’Italia. © Images Money
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