Missioni Consolata - Maggio 2019
© Paolo Moiola © Paolo Moiola tato dal vice Edinho Batista de Sousa e da Maria Betania Mota de Jesus, in rappresentanza del movi- mento delle donne indigene. Enock, 29 anni e 3 figli piccoli, ci accoglie nel suo ufficio «da bianco» indossando però un copri- capo di piume colorate. «Senza terra non esistiamo» Enock, a chi è venuta l’idea del Conselho Indígena de Roraima? «Il Cir è stato creato dai nostri lea- der con una partecipazione impor- tantissima della Chiesa cattolica. Oggi esso coordina 237 comunità in 11 regioni dello stato di Ro- raima». Quali etnie sono rappresentate nell’attuale coordinamento ge- nerale del Cir? «La giunta è composta dal sotto- scritto Taurepang e da due Ma- cuxi, Edinho e Maria Betania». Taurepang e Macuxi, dunque. L’organizzazione però abbraccia altri gruppi indigeni. «Certo. Il Cir raggruppa nove di- verse etnie sotto una sola ban- diera e con tre obiettivi: terra, educazione e salute. È una lotta dura visto che l’attuale congiun- tura politica non è favorevole per i popoli indigeni. Anche se, per la prima volta, abbiamo eletto una deputata federale, Joênia Wapi- chana». La terra rimane sempre la vo- stra priorità? «Il nostro territorio è per noi il bene più prezioso. Senza territorio non possiamo avere né salute, né educazione. In una parola non esi- stiamo. Per questo siamo sempre pronti a dare la vita per la terra». In che modo? Percorrendo quale strada? «Non tirando le frecce, perché oc- corre sempre rispettare la vita del prossimo, sia esso un indigeno o un non indigeno. Noi chiediamo che ci vengano assi- MC A • Sinodo panamazzonico | Popoli indigeni | Taurepang | Wapichana •
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=