Missioni Consolata - Maggio 2019

della borghesia mondiale che sac- cheggia e concentra la ricchezza nelle proprie mani e si guardano i poveri, che non hanno niente, come le minacce dell’umanità. È il mondo al contrario». Oggi si sono fatti tanti progressi, ma al tempo stesso si è regrediti, sostiene l’intellettuale nigerino: «Esiste tanta informazione, ma la gente non è informata e può es- sere facilmente manipolata, e questo anche nei paesi dove esiste tutto. Dove si ha a disposizione tutta l’informazione che si vuole, stampa, libri, statistiche. Il sistema capitalista è capace di alienarti: osserviamo questa ondata di razzi- smo, xenofobia, il ritorno delle forze di estrema destra. Ma come è possibile, mi domando, nono- stante tutti gli strumenti che si hanno per capire? La questione essenziale - continua - è l’educazione: come educhiamo «Gli europei si sono imposti e il Ni- ger ha messo in piedi un disposi- tivo per impedire ai migranti di cir- colare. Con Frontex, le coopera- zioni, le basi militari. Così i militari lottano contro due pericoli, e si identificano migrazione e terrori- smo come se fossero la stessa cosa. E si fa la caccia all’uomo . Ad esempio anche Eucap Sahel Niger si interessa alla migrazione 2 . Il Niger è diventato un paese ta- gliato in due: nel Sud le persone possono circolare liberamente, mentre il Nord è come facesse parte dell’Europa. Qui si cercano, si arrestano, si deportano mi- granti, in barba a tutte le leggi di diritto internazionale e nazio- nale». L’attivista di lungo corso ha la sua idea precisa sulla migrazione: «Per me bisogna lasciare circolare la gente, le persone hanno il diritto di muoversi, andare dove vogliono. Abbiamo un pianeta per tutti gli esseri umani, non ci sono illegali, nessuno è straniero. Io difendo l’i- dea che le persone debbano poter circolare dappertutto. Le risorse ci sono per tutti, per fare vivere ognuno in modo felice». Un mondo al contrario Siamo in un mondo al contrario, analizza Moussa Tchangari: «È un peccato che oggi nei paesi ricchi siano i poveri a essere considerati una minaccia e non i potenti, ov- vero quell’1% della gente che si accaparra l’essenziale delle ric- chezze. Vedi il povero e pensi sia lui il pericolo, non quelli che pos- seggono fabbriche e banche, sfrut- tano e si arricchiscono sulla pelle degli altri. In passato era il contra- rio. Oggi si chiudono gli occhi sulle devastazioni del capitalismo e NIGER 16 MC MAGGIO 2019 A destra : Moussa Tchangari, nel suo ufficio ad Alternative espaces citoyens a Niamey. Sotto : un’altra vista della miniera d’uranio Somair, nei pressi di Arlit, Nord del Niger. In basso : la raffineria di petrolio Soras, costruita e sfruttata dai cinesi, sull’asse Zinder-Tanout. #

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