Missioni Consolata - Aprile 2019

APRILE2019 MC 63 quanto poco ti serve effettiva- mente per vivere felice. E allora grazie a un abbraccio stretto stretto di un bimbo che sente il tuo affetto, al calore e all’acco- glienza di una comunità che ap- prezza il solo tuo esserci, alla gioia di una preghiera intensa e costante, giorno dopo giorno il vuoto del cuore torna, in parte, a riemergere e a riempirsi. E comprendi quello che era sotto i tuoi occhi ma non vedevi: la vita continua, la vita deve continuare. Le lacrime possono allora trasfor- marsi in un altro amore, quello semplice del donarsi agli altri ve- dendo in tanti sconosciuti dei fra- telli da accogliere e che ti restitui- scono molto più di quel poco che offri. Il mio soggiorno continua ancora per qualche settimana... ma sicu- ramente, già fin d’ora, ho tanti motivi per cui ringraziare il Si- gnore, la Consolata e tutti i mis- sionari che mi sono vicini. 21 ottobre Buona domenica e buona gior- nata missionaria mondiale. Rin- grazio Dio che mi fa vivere questo giorno a Dianra con la presenta- zione dei nuovi catecumeni e dei catechisti. Certo la parola mis- sione qui acquista un significato più intenso ma missione è ogni gesto della nostra vita ovunque la viviamo. La mia gioia è ancora più grande pensando che tanti anni fa in questa giornata Giuliano ed io abbiamo celebrato il nostro matrimonio. 19 novembre Il mio permesso di soggiorno sta per scadere. Ancora pochi giorni e dovrò rientrare in Italia. È difficile spiegare come questa terra, queste persone e questa missione mi siano entrati nel cuore, ma qui da subito mi sono sentita a casa e i giorni trascorsi non hanno un inizio e una fine ma solo il presente. Il presente di una vita missionaria fatta di semplicità, di nessun grande progetto e di condivisione della vita quotidiana con la fatica del lavoro, degli spostamenti dif- ficili per le piste impraticabili, con la gioia delle nascite e la soffe- renza delle perdite. In realtà domenica con padre Matteo siamo andati in moto, un’ora di pista tremenda perché la jeep ci aveva lasciati a piedi, a Sononzo per celebrare la messa, e ho salutato la comunità che per prima a giugno mi aveva dato il benvenuto, quella di Fotamana. Oggi padre Raphael è partito per un corso di formazione a Sago nel Sud della Costa d’Avorio e così la fraternità che mi ha accolta, ac- cettata e accompagnata con af- fetto in questi mesi, si è sciolta. Quanti bei momenti: la recita delle lodi sul fare del giorno an- cora assonnati, e la messa. Il pro- fumo del caffè le chiacchiere della colazione. Poi gli impegni della giornata scanditi dal ritmo della preghiera. I fine settimana, dal sabato fino alla domenica po- meriggio, nei villaggi per cele- MC A In queste pagine : momenti della lavora- zione dei mosaici della nuova chiesa con il coinvolgimento anche dei bambini. In alto : l’angolo dedicato alla Madonna, durante la lavorazione e una volta con- cluso. #

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