Missioni Consolata - Aprile 2019

APRILE2019 MC 57 L’invasione dei missionari Ne La caduta del cielo gli inva- sori di cui lei dice di ricordarsi fin da bambino sono missionari. Missionari dell’organizzazione statunitense New Tribes Mis- sion 8 . Questi come si comporta- rono con voi? «I missionari che sono entrati nella nostra terra non hanno mai lavorato bene. Sono venuti sol- tanto per apprendere la nostra lin- gua e le nostre conoscenze origi- narie». Sul territorio degli Yanomami, in alcune aldeias (comunità in- digene) ci sono missioni della Meva 9 , un’altra organizzazione evangelica di origine nordame- ricana. Di loro che ci può dire? «Che i pastori della Meva mai ci hanno aiutato. Stavano con le braccia incrociate mentre noi lot- tavamo e soffrivamo». In questo giudizio negativo rientrano anche i missionari cattolici di Catrimani? «La Missione Catrimani è da noi da molti anni. È l’unica che ri- spetta la nostra cultura. Rispetta la religione degli xapiri e del nostro creatore che si chiama Omama. Io ricordo in particolare dom Aldo Mongiano 10 che ci aiutò e fece un buon lavoro con noi. Assieme ab- biamo sofferto e assieme abbiamo ricevuto minacce». Francesco Recentemente, lei ha presen- tato il suo libro in Italia. Come si è trovato con il cibo? «L’Italia ha un mangiare differente da quello a cui io sono abituato. Non c’è farina (di manioca, ndr ), non ci sono banane, non c’è carne di animali della foresta. Agli ita- liani piace molto la pasta che in- vece a me non piace. Comunque, io mangiavo pesce, pollo, patate e pane». A parte la pasta, pensa che vi tornerà? «Mi piacerebbe tornare per incon- trare Francesco, il papa». Paolo Moiola N OTE (1) Davi Kopenawa è stato in Italia nel settembre 2018 per presentare «La caduta del cielo», il suo libro autobiografico finalmente tradotto in italiano dalla casa editrice Notte- tempo (Milano). Il video dell’incon- tro avvenuto all’Università di To- rino è visibile a questo indirizzo di YouTube: www.youtube.com/user/pamovideo. (2) Nella Terra indigena Yanomami operano sette associazioni: Ayrca (1998), Hutukara (2004), Apyb (2006), Kurikama (2013), Kumi- rayoma (2015), Taner (2015) e Hw- venama (2016). L’Hutukara, guidata da Davi Kopenawa, è la più cono- sciuta e rispettata. (3) La Sesai - «Secretaria Especial de Saúde Indígena» – è un diparti- mento del ministero della Salute brasiliano. (4) Per semplicità, abbiamo usato il termine generico di bianchi ( bran- cos , in portoghese). Il termine cor- retto in yanomae, la lingua di Davi Kopenawa, è napëpë , che significa non Yanomami. (5) Watoriki - «montagna del vento» - è il nome della comunità della famiglia di Davi Kopenawa. Si trova all’estremo Nord Est dello stato di Amazonas. (6) La sua famiglia è composta dalla moglie Fatima Larima e dai fi- gli: Dario (M), Guiomar (F), Denise (F), Tuira (F), Vitório (M), Silvia (adottiva). Dario ha una figlia; Guio- mar ha tre figli e due figlie; Denise ha un figlio e tre figlie. Questi sono i nomi usati in ambito «bianco». (7) «Catholic Agency For Overseas Development», associazione catto- lica inglese. (8) Fondata nel 1942 dallo statuni- tense Paul W. Fleming, dal 2017 la «New Tribes Mission» (Ntm) ha cambiato il nome in «Ethnos 360». In Brasile è rimasta un’entità auto- noma chiamata «Missão Novas Tri- bos do Brasil». Il sito web dell’orga- nizzazione: www.novastribosdobra- sil.org.br. (9) Fondata nel 1930 da missionari nordamericani, oggi la Meva - «Missão evangélica da Amazônia» - è un’entità principalmente brasi- lana. Il sito web dell’organizzazione: www.meva.org.br . (10) DomAldo Mongiano, missio- nario della Consolata, è stato ve- scovo di Roraima dal 1975 al 1996. Ebbe molti problemi con i politici e i fazendeiros locali a causa della sua vicinanza con i popoli indigeni. © Paolo Moiola © Paolo Moiola MC A

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