Missioni Consolata - Marzo 2019
74 amico MARZO 2019 di Annarita Leserri Soffrire, voce del verbo sperare United Nations Photo/Flickr com Canto: Il canto dell’amore - Isaia 43. Guida: Iniziamo questa pre- ghiera ringraziando il Signore per averci riuniti e per averci donato questo momento di raccoglimento per vivere ap- pieno la Quaresima. Ci dispo- niamo a riflettere e lasciarci toccare il cuore dalla Parola. Lettore 1: Dal Vangelo secondo Luca (23, 33-43) «Quando giunsero sul posto crocifissero lui e i due malfat- tori, uno a destra e l’altro a sini- stra. [...] Uno dei malfattori che erano stati crocifissi lo insul- tava: “Non sei forse tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!”. Ma l’altro lo rimproverava: “Non hai proprio nessun timore di Dio, tu che stai subendo la stessa condanna? Noi giusta- mente, perché riceviamo la giu- sta pena per le nostre azioni, lui invece non ha fatto nulla di male”. Poi aggiunse: “Gesù, ri- cordati di me, quando sarai nel tuo regno”. Gesù gli rispose: “In verità ti dico: oggi, sarai con me in paradiso”». Lettore 2: Siamo sempre stati abituati a lodare il buon la- drone e biasimare il cattivo, ma oggi vogliamo riflettere più a fondo sulle loro parole. Il Van- gelo ci propone due persone distinte, ma a ben pensare i due condannati rispecchiano delle considerazioni alle quali tutti, dinanzi al dolore, ci ab- bandoniamo. Da una parte, ri- conosciamo la presenza di un Dio e di una vita oltre quella terrena. Dall’altra peró, come possiamo riporre le nostre spe- ranze in un Dio disarmato e do- cile, mortale forse più degli uo- mini? Se anche Dio soffre, noi cosa possiamo sperare? Se almeno lui si salvasse! Lettore 3: Puó forse colpire come il ladrone chieda a Gesú di salvare prima se stesso, poi anche loro. Sembra che la fede in un Dio immortale e onnipo- tente sia quasi piú importante che la vita stessa. Per que- st’uomo in punto di morte è più urgente credere in un dio-eroe a cui somigliare, che chiedere la salvezza immediata. D’altra parte, questo desiderio umano si riscontra in altri culti religiosi. Pensiamo ad esempio agli dèi greci: nessuno di loro ha mai conosciuto la vecchiaia, la sof- ferenza, il lutto, né tantomeno la morte. Ma Gesù non è come questi déi. Lettore 2: Al contrario, una parte di noi - rappresentata dal buon ladrone - percepisce la Una preghiera per scorgere la divinitá nella sofferenza. Per la preghiera
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