Missioni Consolata - Marzo 2019
YUKARI PASSAVA DI LI’ Yukari passava di lì, quando vide una strana costruzione e vari stra- nieri che andavano e ve- nivano. Pensò: «Se gli stranieri qui sono i ben- venuti, allora accoglie- ranno bene anche me». Salì una gradinata ed en- trò: stava cominciando la messa. Lei non sapeva che quella era una chie- sa, in particolare la chie- sa di Tong Du Chon dove i nostri padri Tamrat De- far e Patrick Mrosso por- tano avanti la pastorale dei migranti. Yukari è una donna giap- ponese nata dalle parti di Osaka e sposata con un coreano. Si sono cono- sciuti e sposati in Giap- pone ma, per ragioni di lavoro, lui è cuoco, si so- no dovuti trasferire in Corea del Sud. Yukari era in Corea da pochi mesi, non conosceva ancora la lingua ed era triste quel giorno. Entrata in chiesa rimase colpita dalla lu- minosità dell’edificio. Fi- nita la messa qualcuno si accorse che lei non era una dei soliti fedeli, la in- vitò a prendere un caffè con gli altri migranti e le spiegò come poté che o- gni domenica c’era una scuola di coreano gratis. Fu così che Yukari co- minciò a frequentare la comunità di Tong Du Chon e a partecipare alla messa domenicale. Quel giorno, il 6 agosto 2017, le è rimasto impresso nella memoria come uno degli eventi più belli che le siano capitati. «Ogni volta che parteci- pavo alla messa – mi di- ce – sentivo la gioia che entrava in me, in piccole dosi, come pacchettini di gioia e vedevo la luce brillare intorno a me. Al- lora chiesi a una delle volontarie, insegnante di lingua, cosa dovevo fare per diventare cristiana. Da quel momento co- minciai il catecumenato e a Pasqua del 2018 ( nel- la foto: Yukari - a destra - il giorno del battesimo ) ricevetti il battesimo e scelsi come nome nuovo quello di Justina». «Come è cambiata la tua vita da quando sei diven- tata cattolica?», le chie- do. «Adesso non ho più pau- ra», mi risponde senza esitare. «Per esempio – mi dice – a metà del 2018 ci fu un forte terremoto nella zona di Osaka e l’e- picentro era proprio dove stanno tutti i miei paren- ti. Normalmente sarei stata terrorizzata, ma quel giorno invece ero serena. Guarda che com- binazione – e mi mostra sul suo telefonino un’app in giapponese – quel giorno la Parola di Dio diceva di non temere e di confidare nel Signore». Adesso Yukari si difende bene col coreano, parte- cipa al coro e ad altre at- tività della parrocchia e ha stretto una bella ami- cizia con le altre volonta- rie. Parla della sua espe- rienza anche alle sue a- miche giapponesi che vedono ancora Chiesa e cristianesimo come una cosa strana (ricordiamo- ci che in Giappone solo lo 0.35% della popolazione è cattolico). È attiva, alle- MC R non lo è quello nuovo dall’Honduras verso gli Usa (guarda caso ci sono le elezioni di medio ter- mine in Usa...) e credo che una buona parte del- la causa di ciò sia nei mass media (diciamo al- meno l’80% dei grandi media) che sembrano lì apposta per «formare» l’opinione pubblica inve- ce che informarla. Sono più attori della politica invece che osservatori. Ancora rifacendomi a co- se già dette, se MC fa giornalismo, allora ha u- na gran responsabilità e c’è un gran bisogno di informare in modo ben ragionato i lettori. Se vo- lete anche formare le pe- corelle che credono di essere rimaste all’ovile ne sarò molto felice ma che sia formazione cri- stiano «sicura», basata non sulle ventate dell’at- tualità ma sulla Verità e ciò che la Chiesa ha sempre insegnato a ra- gion veduta. Un saluto Andrea Sari 15/01/2019 Caro Sig. Andrea, mi perdoni se ho di nuovo tagliato la sua lunga e- mail. La questione dei mi- granti è molto complessa e il modo con cui è tratta- ta nei mass media (e dai politici, e non solo quelli nostrani) non aiuta a capi- re che questa tragedia, vissuta da milioni di uomi- ni che fuggono dalla loro terra e altri milioni che si vedono «invadere», non è «il problema», ma solo l’effetto di problemi ben più gravi, certo non cau- sati dai mass media. Guerre, riscaldamento climatico, sfruttamento sconsiderato delle risor- se, dominio incontrollato delle multinazionali, de- bolezza dell’Onu, dittatu- re, corruzione e altro, so- no i veri problemi da af- frontare. MC, nel suo piccolo, cerca di dare un’informazione documentata, puntuale e non di moda. redazione@rivistamissioniconsolata.it mcredazioneweb@gmail.com gra e ha partecipato per- fino alla nostra festa del- la Consolata, incaricata di leggere una preghiera, per mostrare che il Si- gnore continua a chia- mare pecore nel suo gregge da qualsiasi terra Lui voglia. Yukari passava di lì, ma diamo grazie al Signore perché quel giorno c’era anche qualcuno pronto ad accoglierla! P. Gian Paolo Lamberto Daejeaon, Corea del Sud 16/10/2018 INFORMAZIONE SICURA Caro padre, [...] sfogliando il numero (di ottobre 2018) ho visto la lettera «Ha ragione Salvini?». Lì si parla in realtà del fenomeno (che è tra lo strambo e il sur- reale) del gender e delle sue conseguenze ma si cita Salvini che è uno dei simboli [...] di questa presunta deriva anti-cri- stiana. Ora, Salvini sì o Salvini no, a me interessa poco adesso, quello che mi fa riflettere è che siamo in tempi in cui sostenere ovvietà come il fatto che il matrimonio è tra uomo e donna e un bambino ha un papà e una mamma oppure che i fenomeni migratori vanno regolati e sono comunque un sin- tomo di squilibri sociali da «riaggiustare», si passa per intolleranti e brutti e cattivi e anche per cattivi cristiani. Ma anche un’opinione (que- sta sì è un’opinione, di- versamente dal fatto na- turale che i genitori sono papà e mamma) come lo ius sanguinis ... apriti cie- lo! Non si può. [...] Rimanendo all’immigra- zione penso che, nono- stante tutto, molti non siano ancora convinti che il fenomeno migratorio Africa-Europa così come lo vediamo non è per nulla spontaneo, come MARZO2019 MC 7
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