Missioni Consolata - Marzo 2019
MCO Fondazione Missioni Consolata Onlus Cooperando... www.missioniconsolataonlus.it Testo di Chiara Giovetti - Foto Archivio fotografico MC Di pacchie e di abbagli Negli ultimi mesi il dibattito su migrazione, cooperazione e sfruttamento dell’Africa si è ingarbugliato su frasi a effetto e invettive un tanto al chilo sul neocolonialismo. A farne le spese è la chiarezza su temi che, già complessi di loro, di tutto hanno bisogno meno che di essere resi più fumosi. «S e riapri i porti tor- nano i morti». Così il vicepresidente del Consiglio e mi- nistro dell’Interno Matteo Salvini commentava lo scorso 19 gennaio in una diretta Facebook il naufra- gio di un gommone a 45 miglia da Tripoli e la morte di 117 su 120 dei suoi passeggeri. «Cuori aperti per chi scappa davvero dalla guerra», aggiungeva poi nello stesso video, «ma porti chiusi per Ong, trafficanti e tutti gli altri», precisando di tenere «a che in Ita- lia si entri chiedendo per favore e dicendo grazie se si ottiene qual- cosa» e rallegrandosi dei primi ef- fetti visibili del decreto sicurezza: «Tanti fermi di richiedenti asilo che commettono reati e tante espulsioni». La soluzione del lea- der leghista al problema dell’im- migrazione è presto detta: evitare le partenze direttamente nei paesi d’origine, dove «con Onlus e associazioni perbene, con Ong perbene e volontari perbene si di- stinguono coloro che scappano dalla guerra - che sono pochi - e coloro che non scappano da nes- suna guerra e non hanno diritto a partire e ad arrivare». A questo, continuava Salvini nella diretta Fa- cebook, si aggiunge il fatto che in questo mese di marzo il ministro dovrebbe tornare «in un paese africano che stiamo aiutando per mettere i primi mattoni di un’ope- razione di sviluppo, di coopera- zione, che riguarda la scuola, ri- guarda la sanità, riguarda il lavoro per decine di migliaia di quei ra- gazzi». Quanto a chi è già arrivato in Ita- lia, Salvini aveva dichiarato all’ini- zio di giugno 2018 in un comizio a Vicenza che «gli immigrati regolari e perbene non hanno niente da temere in questo paese e i figli loro sono i figli miei. Per gli immi- grati clandestini è finita la pac- chia: preparatevi a fare le vali- gie» @ . Pochi giorni dopo aveva ri- badito il concetto chiarendo che «i 170mila finti profughi che in questo momento stanno guar- dando la televisione in albergo pa- gati dagli italiani è una pacchia che non ci possiamo più permet- tere» @ . Pacchie petrolifere A controbattere a quest’ultima accusa era stata nel giugno 2018 un’immigrata nigeriana, in una lettera pubblicata sul sito Raiawa- dunia curato dal giornalista Silve- Migranti Warao del Venezuela in attesa di registrazione a Boa Vista, in Roraima, Brasile. Come reagirebbe il nostro paese se arrivasse qui da noi anche solo l’1% dei tre milioni di venezuelani che sono scappati dal loro paese? # © AfMC / Jaime C. Patias
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