Missioni Consolata - Marzo 2019
D MARZO 2019 MC 51 D N OTE (1) Il comunicato ufficiale : Nota informativa sulla chiesa catto- lica in Cina del 22/09/2018, reperibile su press.vatican.va. Il commento su avvenire.it : Stefania Falasca, Santa Sede e Cina, firmata la storica intesa , 22 settembre 2018. (2) Si veda il glossario sul sito della rivista. (3) Così la professoressa Zhang di Scienze Giuridiche, che insegna cinese agli studenti stranieri a Nanchino. (4) È l’espressione che - negli anni Sessanta - indicava coloro che abitavano nei rifugi di paglia. Si veda Dentro la Cina rossa di Virgilio Lilli, Mondadori editore 1961, cap. 3 pp. 76-103. (5) A partire dagli anni Cinquanta, ci fu nella Rpc una massiccia espansione dell’istruzione di base. Il governo si interessò atti- vamente alla condizione educativa in un contesto in cui i con- tadini, quasi del tutto incapaci di leggere e scrivere, comin- ciavano a formare le prime cooperative rurali. Gli intellettuali divennero il principale strumento di diffusione della filosofia dell’educazione e prassi maoista: non dovevano solo alfabe- tizzare, ma dovevano imparare dalla popolazione rurale il va- lore del lavoro fisico. Furono nel contempo strumenti e vit- time della Rivoluzione Culturale. Molti intellettuali vennero anche uccisi dalle Guardie Rosse. (6) Ibidem, Virgilio Lilli, pag. 16. (7) Il trattato di Bretton Woods del 1944. (8) Sono due province cinesi, rispettivamente a Sud Ovest e cen- tro del paese. (9) Il pinyin ( 拼音 ) è l’attuale sistema di traslitterazione degli ideogrammi, si compone di 26 lettere dell’alfabeto latino che vanno combinate e danno vita a circa 400 sillabe. Fu Mao Tse Dong a ufficializzare questo sistema nel 1956. C’era stato già nel 1859 un tentativo di «romanizzare» la lingua cinese attraverso il sistema Wade-Giles che fallì poi- ché risultava troppo pressapochista. Più dettagli nel riqua- dro di pag. 46 e sul sito. (10) «Ordalia»: Giudizio di Dio, verifica - attraverso dure prove - dell'innocenza o colpevolezza altrimenti non regolabili con mezzi umani. È chiamato anche duello di Dio. (11) Si veda in proposito Paolo Prodi, Una storia della giustizia , Bologna, Il Mulino, 2000, pp.279-288. «La scienza canonista perse la sua funzione fondamentale di generatrice di diritto». Le istituzioni ecclesiastiche subirono un’accelerazione verso due direzioni: imitazione della società statale da un lato e, all’opposto, sforzo di creare una dimensione normativa che si potesse sottrarre alla dimensione positiva dello stato. (12) Sul significato di seduzione spirituale si legga Pavel Floren- skij, Le porte regali , nell’edizione italiana Adelphi, gennaio 2012. Si veda anche il glossario. (13) Si veda il prologo in Mandarins, Jews and Missionaries- The Jewish experience in the Chinese empire, di Michael Pollak, ed. Society of America, 1980. (14) Ibidem, pag.4: «Eppure Ai Tian stava pianificando una vi- sita alla piccola colonia (di Kaifeng) da parte di un contin- gente di ospiti (venuti dalla lontana Europa), un contin- gente di ospiti che si era stabilito recentemente a Pechino». Da queste poche righe si intende che - almeno nella fase preliminare all’incontro con Matteo Ricci - Ai Tian conside- rava l’arrivo degli stranieri d’Occidente in Cina come un ri- fiuto degli stessi nel loro paese d’origine. Ai Tian sapeva che Matteo Ricci non era stato invitato dall’imperatore ed aveva inizialmente immaginato che i viaggiatori forestieri fossero stati allontanati dalla madrepatria per una qualche ragione «non autorizzati» più a stare. Da questo punto di vista, il compito di Ai Tian non sarebbe stato solo quello di verificare l’identità dell’ospite sgradito ma anche quello di cercare di capire perché fosse indesiderato in patria. Fu quindi il dialogo fra i due che chiarì la sorte di Matteo Ricci. Una volta riconosciutane l’identità religiosa (era comunque un fedele della religione dei patriarchi), Ai Tian pensò di pianificare una visita alla colonia ebraica di Kaifeng. (15) La traduzione del chengyu è «accompagnare il vento» ( si sottintende: «facendolo entrare nella propria casa») per la- vare la polvere (della propria dimora). È un chengyu , un’e- spressione a quattro ideogrammi con significato particolare. Proverbiali gocce di saggezza che sciolgono importanti nodi conflittuali nella comunicazione. Chi padroneggia bene i chengyu , oltre ad essere un grande saggio, è capace di ele- vare il pensiero alla metafora e di concretizzare il pensiero in situazioni di vita. (16) Ibidem, Mandarins, Jews and Missionaries . (17) Provincia a Sud Est della Cina, una provincia grande come l’Italia. Sono del distretto di 青田 Qīngtián, i genitori di Yŏng . Mi spiegano che, oggi, Qīngtián è diventata una colo- nia commerciale, una metropoli grazie anche agli investi- menti degli attuali postmoderni 华侨 = huáqiáo, i cinesi d’oltremare che ritornano a casa a fare le ferie ad agosto. Quando le fabbriche a Forlí, Cesena e Rimini chiudono, sono finalmente liberi di andare «a rinfrescare lo spirito ( 神经 = shénjīng). Si dirigono velocemente a Bologna con i loro Suv o Wuling per acquistare l’ultimo biglietto last mi- nute AirChina. Lo 神经 ( shénjīng) è da ritrovare nella loro Zhejiang. Lo shénjīng non è solo il sistema nervoso: è prima di tutto il respiro che alita sulla parola affinché il pensiero scorra meglio. In un’intervista-dialogo fra generazioni a suo figlio Zhenyu, scrive Ai Cui, signora che esce dalla strada «quando vai in Cina, le parole scorrono meglio, ti porti in- dietro quello spirito, di nuovo, poi finalmente ti rialzi. Quello spirito combattivo che ti porti, di nuovo ti fa rialzare». (18) Secondo Jonathan Noble, la politica di Deng Xiaoping di libe- ralizzazione economica e commerciale, la politica del 开放 kāifàng, non bastò però al progresso di civile economia per- ché non fu supportata dalla trasmissione e traduzione dei va- lori estetici, etici, culturali che fanno la storia di un paese. (19) Scrive il teologo Herbert Lauenroth: «È nel punto zero che si apre a sorpresa il Cielo [ …] Solo l’esperienza umana della paura, come perdita di un tipo d’immagine di Dio, dell’essere umano e del mondo, un tempo in voga, sprigiona ciò che Til- lich ha chiamato, appunto il coraggio di esistere». Pag. 164- 165 del suo articolo Nell’era della paura , in Gen’s, rivista di vita ecclesiale n°4 ed. 2016. H ANNO FIRMATO QUESTO DOSSIER : • V ITTORIA P OLLINI , 朵朵波林老师 ( Duǒduǒ Bōlín lǎoshī ) - Laureata in filosofia presso l’Università di Bologna e in lingua e letteratura cinese presso l’Università di Kun- ming, Yunnan (Cina), è mediatrice culturale. Frequenta la Cina dal 2008. Il suo ultimo viaggio risale a gennaio 2019. Lavora nella progettazione di piani di comunicazione inter- culturale e facilitazione linguistica; collabora nelle scuole per servizi di traduzione e interpretariato cinese-italiano. Vive e lavora tra Cesena e Rimini. • A CURA DI : Paolo Moiola , giornalista redazione MC, 保罗墨流拉期刊记者 , MC 编辑部 ( Bǎoluó Mòliúlā - qíkān jìzhě, MC biānjí bù ) . • F OTO DELLE COPERTINE In prima di copertina : giovani coppie di cinesi scattano foto di matrimonio davanti alla chiesa cattolica di Quingdao, nella provincia di Shandong. In ultima di copertina : donna cinese in preghiera nella cattedrale Sacro Cuore di Gesù a Kaifeng. Nell’angolo in alto (pagine dispari) : «Cina» in ideogrammi. Il CIELO SOPRA PECHINO
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