Missioni Consolata - Gennaio / Febbraio 2019

nelle sue stesse struttu- re», ( Laudato Si’ , 115- 117, papa Francesco). «Invece di svolgere il suo ruolo di collaborato- re di Dio nell’opera della creazione, l’uomo si so- stituisce a Dio e così fi- nisce col provocare la ri- bellione della natura», ( Centesimus annus , 37, papa Giovanni Paolo II). Il processo di antropizza- zione della Terra (la de- forestazione, l’urbaniz- zazione incontrollata, l’e- strattivismo, la cementi- ficazione del territorio, l’invasione dei rifiuti…) esercita un’alterazione sempre maggiore degli ecosistemi dando origine a fenomeni preoccupanti quali il riscaldamento del clima, lo scioglimen- to dei ghiacciai, la deser- tificazione... Il filosofo e teologo cat- tolico Raimon Panikkar utilizzava il termine «E- cosofia» per indicare la saggezza di chi sa «a- scoltare la Terra» e agire di conseguenza; per lui la crisi ecologica attuale è questione di vita o di morte per l’umanità e ciò la rende un fenome- no religioso. Le Chiese cristiane si mobilitano per sensibiliz- zare i fedeli sulla neces- sità di riflettere, pregare e promuovere iniziative per la salvaguardia del- l’ambiente. Nel 1989 il patriarca ecumenico di Costantinopoli Dimitrios I proclamò il 1° settem- bre «Giornata mondiale di preghiera per la crea- zione», nel 2001 aderiro- no all’iniziativa le princi- pali chiese cristiane eu- ropee, con papa France- sco nel 2015 vi aderì an- che la Chiesa Cattolica. Ora i cristiani di tutto il mondo sono invitati alla «Preghiera per la crea- zione» nel periodo litur- gico che va dal 1° set- tembre al 4 ottobre. Il movimento No Tav, composito nelle sue e- spressioni culturali, non contrasta solo il proget- to, ma si riconosce come coscienza critica dell’at- tuale modello di svilup- po che pervicacemente mette il pianeta alle cor- de, mentre «non c’è svi- luppo in un popolo che volta le spalle alla ter- ra» ( papa Francesco tra i Mapuche , Cile 17/01/2018). Si potrebbe dire che la Valle di Susa si distingue per mettere a confronto due opzioni esistenziali: quella del culto econo- mico della «crescita in- finita», di cui le «Grandi Opere» sono paradigma; e quella di un approccio filosofico in cui l’uomo vuole uscire dalla con- danna di una visione e- sclusivamente economi- ca della vita e compren- da che la Terra nel suo insieme è un organo vi- vente che ha bisogno di cura e attenzione. Con l’opposizione alla Torino-Lione la valle è stata inserita tra i teatri dei 2931 conflitti am- bientali del pianeta cen- siti nel 2016 (con il con- tributo dell’Unione euro- pea attraverso l’ Euro- pean Research Council ) dal sito www.ejolt.org MC R imposte con l’uso della forza e inclini alla pre- sunzione di assumere il controllo sulla natura. Fraterni saluti Cattoxvalle@gmail.com (seguono undici firme) 23/11/2018 Cari amici, la nostra rivista non è in- differente alle battaglie in difesa dell’ambiente, e al- la situazione della Valle Susa ha dedicato due in- chieste già nel dicembre 2005 e gennaio 2006. «Si era ben lontani dal clima attuale, inquinato pur- troppo da infiltrazioni pa- ra politiche, eversive e di dubbia provenienza», co- me ha scritto padre Ugo Pozzoli, ex direttore di MC, su questa rivista, nell’ottobre 2014 in un ar- ticolo dedicato all’impe- gno dei missionari per l’ambiente. Non vogliamo entrare nei dettagli del dibattito del pro e contro la Tav, perchè - pur interessati - non ne abbiamo la competenza. Il nostro augurio è che dav- vero prevalgano verità e bene comune e non gli in- teressi di questo o quel partito o di questa o quel- la lobby economica. Que- sta è nostra responsabi- lità come credenti. Per questo vi siamo vicini nel vostro impegno civile ba- sato sull’ascolto della Pa- rola, il confronto con i do- cumenti della Chiesa e l’amore per la «nostra madre Terra», per fare sì che la «lotta» non venga sequestrata dagli oppor- tunisti, dai faziosi o dai violenti. redazione@rivistamissioniconsolata.it mcredazioneweb@gmail.com Le lotte ambientali sono ormai di dimensione planetaria e mobilitano una moltitudine di per- sone. In alcuni paesi l’e- pilogo raggiunge esiti drammatici: l’Ong Glo- bal Witness il 2 febbraio di quest’anno ha dato notizia che nel 2017 so- no stati assassinati 217 attivisti/e, a livello mon- diale, per essersi oppo- sti a governi e aziende predatori delle loro ter- re. Le motivazioni che le innescano, seppure con intensità differenti, sono ovunque molto simili: progetti calati dall’alto con seguito di cantieri invasivi e devastanti, im- posizioni senza serio contraddittorio, indiffe- renza verso le istanze delle amministrazioni locali, controllo militare della vita quotidiana sul territorio, forti limitazio- ni e restringimenti delle libertà personali dei re- sidenti, iniziative giudi- ziarie nei confronti dei soggetti più rappresen- tativi tra gli oppositori. Il progetto Torino-Lione ricalca puntualmente le stesse dinamiche; un osservatore inesperto potrebbe scambiare il cantiere di Chiomonte, insediato nel 2011 per la perforazione di un tun- nel geognostico, per una base militare. [...] La forza del movi- mento No Tav risiede nella coscienza di impe- gnarsi per una causa co- mune e smascherare quegli inganni che si na- scondono dietro le «grandi opere» inutili, GENNAIO-FEBBRAIO2019 MC 7 Gentili lettrici, cari lettori, ricevete questa copia quasi a fine mese per evitare il rischio dello smarrimento della rivista nella confusione delle spedizioni natalizie e per avere il tempo necessario ad adeguare il programma di gestione indirizzi alle nuove normative postali. Grazie di cuore per la vostra comprensione.

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