Missioni Consolata - Gennaio / Febbraio 2019

MC R GENNAIO-FEBBRAIO2019 MC 67 Chiudiamo la forbice, ora Chiudiamo la forbice @ è la cam- pagna lanciata il 18 giugno del- l’anno scorso da Caritas Italiana, Focsiv e una ventina di altri sog- getti, prevalentemente di ambito ecclesiale. L’attenzione per il tema delle diseguaglianze è sintetizzata in una frase chiave contenuta nell’esortazione apostolica Evan- gelii Gaudium : «L’iniquità è la ra- dice dei mali sociali». La data del lancio di Chiudiamo la forbice, precisa il comunicato stampa che apre la campagna, corrisponde al terzo anniversario della pubblicazione dell’enciclica Laudato Sì’ @ . «Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra so- ciale», sostiene Francesco nell’en- ciclica, «bensì una sola e com- plessa crisi socioambientale» che richiede un «approccio integrale per combattere la povertà, per re- stituire la dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura». Di questo approccio integrale vuole farsi portatrice la campa- gna, che concentra il proprio la- voro principalmente su tre ambiti: il cibo, i conflitti e la mobilità umana, da leggere nell’insieme attraverso due elementi trasver- sali del contesto: la dimensione ambientale, cioè la cura della casa comune, e la dimensione finanzia- ria, in particolare «la relazione tra debito, crisi finanziarie, disegua- glianze e resilienza rispetto all’in- stabilità sociopolitica e allo svilup- parsi di conflitti violenti». A Chiudiamo la forbice sono legati tre concorsi per la produzione di un video, una foto e un disegno che esprimano il titolo e il tema della campagna. La scadenza per la presentazione dei lavori è il 30 giugno 2019, mentre la premia- zione avverrà il 30 dicembre. Il cibo, diritto basilare negato Quello del cibo, dalla produzione al consumo, è un ambito nel quale le diseguaglianze sono di un’evidenza schiacciante. Del cibo sprecato annualmente sul pia- neta, pari a 1,3 miliardi di tonnel- late, gli abitanti di Europa e Nord America ne buttano fra i 95 e i 115 chili a persona contro i 6-11 chili a testa del resto del mondo. Nel primo caso, le perdite avven- gono principalmente al livello del consumo e della vendita al detta- glio. In quest’ultimo ambito, buona parte dello spreco è l’ef- fetto dell’applicazione di norme che danno eccessiva importanza all’aspetto dei prodotti. Nei paesi in via di sviluppo, invece, gli spre- chi avvengono soprattutto nella fase successiva al raccolto e in • Disuguaglianze | Crisi socioambientali | Bene comune • 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 1980 Europa Cina Russia Usa-Canada Africa Subsahariana Brasile India Medio Oriente 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 37% 41% 46% 47% 54% 55% 55% 61% Quanto incamerano del reddito nazionale i «Top 10%» nei vari paesi del mondo. In Europa solo il 37%, negli Stati Uniti e Canada il 47% e nel Medio Oriente il 61%, lasciando il resto al 90% della popolazione. Ricchezza totale del pianeta. Quanta ne incamera l’1% più ricco e quanto rimane al 75% degli altri abitanti del pianeta. Di mezzo c’è un 24% di classe media a cui rimane circa un 50% del tutto. 1% PIÙ RICCO 75% ALTRI ABITANTI

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