Missioni Consolata - Gennaio / Febbraio 2019
GENNAIO-FEBBRAIO2019 MC 29 Sono colpito dalla differenza abis- sale tra la cerimonia di beatifica- zione (a San Salvador) e quella di canonizzazione (a Roma). Nel primo caso, i primi posti erano oc- cupati da alti rappresentanti della Chiesa, su entrambi i lati c’erano i politici e le famiglie ricche, davanti i sacerdoti concelebranti e dietro di loro, separati da una transenna, i membri delle «famiglie bene» e, infine, i poveri (quelli per cui il martire aveva dato la propria vita), molti dei quali avevano dovuto ac- contentarsi di seguire la messa at- traverso i maxischermi. Nella cerimonia di canonizzazione non è così, non tanto per un’op- zione, ma perché i criteri di acco- glienza nella piazza San Pietro sono altri. Non per questo si può evitare la stratificazione che asse- gna sempre i posti privilegiati alla gerarchia della Chiesa e al mondo sociale e politico. San Romero d’America Il giorno successivo, lunedì 15 ot- tobre, migliaia di pellegrini si ritro- vano nell’aula Paolo VI (aula Nervi) per la celebrazione della messa di ringraziamento per la canonizza- zione del martire salvadoregno. Il cardinale Gregorio Rosa Chávez presiede l’eucaristia. Ogni volta Chiesa, di visitare El Salvador e di beatificare padre Rutilio Grande. Due giorni di festa, due giorni in cui San Romero d’America è stato protagonista di una celebrazione che ha raggiunto livelli molto ele- vati a casa sua e in altre parti del mondo, dove è amato, rispettato e considerato come un vero pro- feta che teneramente amava Dio e i poveri. Jorge García Castillo* (traduzione e adattamento di Paolo Moiola) * Padre Jorge García Castillo, collabora- tore di MC, lavora a Città del Messico dove dirige le riviste Esquila Misional e Aguiluchos . A destra : un fumetto della Commissione per la veritàe la riconciliazione in El Salva- dor, istituita dalle Nazioni Unite (1992- ’93); in basso , particolare di un murale de- dicato a padre Rutilio e a mons. Romero (con gli occhiali) ad Aguilares, El Salvador. Pagina precedente: nella foto, molto nota, mons. Romero mentre registra le sue ome- lie per la radio. # che, nella sua omelia, evidenzia al- cune delle qualità dell’arcive- scovo, l’assemblea esprime la sua approvazione con lunghi applausi. Alla fine della messa, mentre i tec- nici preparano la proiezione di un video su Romero, nell’aula inizia a crescere il vocio. La gente grida, applaude e corre verso il corridoio centrale. Francesco sta entrando nell’aula e, come se avesse a di- sposizione tutto il tempo del mondo, saluta con strette di mano da un lato e l’altro, ricevendo doni e abbracci. «Francesco, Buon Pa- store, El Salvador ti ama», grida la folla. Una volta raggiunto il palco, mon- signor José Luis Escobar, arcive- scovo di San Salvador, legge un messaggio emozionante in cui rin- grazia il Santo Padre per aver ca- nonizzato il «martire del magi- stero della Chiesa», e chiede, tra l’altro, di dichiarare monsignor Romero dottore della I L LIBRO S u mons. Romero e su El Salvador uno dei libri italiani più completi è quello firmato da Anselmo Palini: • Una terra bagnata dal sangue. Oscar Romero e i martiri di El Salvador , Paoline Editoriale libri, Milano 2017.
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