Missioni Consolata - Dicembre 2018
madre biologica (cioè della dona- trice degli ovuli). Per quanto ri- guarda le coppie omosessuali, che hanno avuto un figlio me- diante maternità surrogata all’e- stero, attualmente in Italia il fi- glio viene registrato a nome di un unico genitore, come genitore single. Non è infatti passata la proposta di legge della stepchild adoption , che prevede il ricono- scimento, come genitore adot- tivo, del compagno di un geni- tore biologico. Va detto che il Tri- bunale di Roma, la Corte d’Ap- pello di Torino e la Corte di Cas- sazione hanno più volte concesso la stepchild adoption ai partner dei genitori biologici, nell’ambito di coppie omosessuali, sottoli- neando la preminenza dell’inte- resse del minore rispetto a qual- siasi altro interesse dello stato. Affari e turismo riproduttivo Nei paesi in cui è consentita la surrogazione della maternità, essa si è ben presto trasformata in un enorme giro d’affari. Negli Sfruttamento della povertà Non c’è dubbio che la maternità surrogata sia una particolare forma di sfruttamento della po- vertà da parte di persone facol- tose. Basti pensare a cosa preve- dono i contratti di maternità sur- rogata: la donna che si presta per la gravidanza deve rinunciare a ogni diritto sul bambino, deve ac- consentire all’aborto in caso di malformazione, deve essere di- sponibile a fornire il proprio latte dopo il parto e deve pagare delle penali se non rispetta gli stan- dard sanitari richiesti. In alcuni stati, come la Thailandia, i com- mittenti possono rifiutare il figlio con una malattia o un handicap, come capitato nel 2014: una cop- pia australiana committente di due gemelli ne rifiutò uno, nato Down e con una grave patologia cardiaca. In realtà, secondo i risultati di al- cune ricerche scientifiche, la ma- ternità surrogata è un’autentica violenza perpetrata sia alle madri surrogate che ai figli. Le madri surrogate, infatti, per favorire l’impianto degli em- brioni, devono essere sottoposte a ingenti dosi di ormoni, che ne possono pregiudicare la salute. Oltre a questo bisogna conside- rare che, secondo una ricerca condotta da neuroscienziati dell’Università autonoma di Bar- cellona e pubblicata su Nature Neuroscience , i cambiamenti or- monali che avvengono in gravi- danza modificano la struttura ce- rebrale della madre, riducendo per un lungo periodo di tempo il volume di alcune specifiche re- gioni cerebrali deputate alla co- gnizione sociale e funzionali alla focalizzazione della madre sul fi- glio. Si tratta della rete neurale associata alla teoria della mente, cioè la capacità di attribuire stati mentali (pensieri, sentimenti, in- tenzioni, desideri) a sé stessi e agli altri. In alcune di queste re- gioni si verificherebbe, durante la gravidanza, un aumento dell’atti- vità neuronale, che rende le ma- dri particolarmente sensibili alle immagini dei propri neonati, molto più che a quelle di altri bambini. Nel cervello dei futuri padri, secondo questa ricerca, DICEMBRE2018 MC 57 Stati Uniti esistono oltre 400 cli- niche dedicate. Le donne single o le coppie lesbiche possono sce- gliere su internet gli spermato- zoi in base alle caratteristiche ge- netiche, al quoziente intellettivo e al carattere del donatore. L’ac- quisto viene recapitato dai cor- rieri in una notte, per cui si parla di overnight-male , cioè di «uomo di una notte». Gli ovociti di donne belle e intelligenti (spesso vengono messi annunci per cer- carne sui giornali studenteschi universitari) arrivano a costare 50mila dollari. Naturalmente sono nate numerosissime agen- zie specializzate nel far incon- trare la domanda e l’offerta: for- niscono le madri in affitto (che spesso possono essere scelte su catalogo), si occupano eventual- mente della ricerca dei gameti se la coppia richiedente è sterile, delle visite mediche della futura gestante e della clinica in cui av- verrà il parto e infine delle prati- che legali. Con un piccolo sovrap- prezzo, di circa 250 dollari, è inol- tre possibile scegliere il sesso del nascituro . Naturalmente l’acquisto di ga- meti, il pagamento delle madri in affitto e tutte le spese mediche, assicurative, legali, di sostegno psicologico per la gestante che dovrà poi cedere il neonato alla coppia committente, sono a ca- rico di chi richiede la Gestazione per altri (Gpa), quindi è evidente che il presunto «diritto alla pro- creazione», sbandierato da chi sostiene questa pratica, è senza alcun dubbio un privilegio per persone o coppie facoltose, che molto spesso alimentano il turi- smo riproduttivo per recarsi dai paesi come il nostro, dove la Gpa è vietata, in quelli dove tutto è permesso. In California nel 2010 sono nati 1.400 bambini con ma- ternità surrogata, metà dei quali richiesti da coppie straniere, mentre in India, dove sono attive oltre 3.000 cliniche, nascono ol- tre 1.500 bambini l’anno con Gpa, un terzo dei quali per cop- pie straniere. In Ucraina nel 2011 sono state portate a termine con Gpa 120 gravidanze, ma il nu- mero reale potrebbe essere più elevato. A sinistra : ingresso della microcannula nel nucleo dell’ovocita durante la fecon- dazione artificiale. | In alto : analisi nel laboratorio di un centro di fecondazione assistita a Città del Messico. # MC R © Instituto Ingenes, Ciudad de Mexico
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