Missioni Consolata - Dicembre 2018
DICEMBRE2018 MC 37 D D al Golfo Persico al Mar Caspio, dai suoi confini occidentali con la Turchia fino a quelli orientali con l’Afghanistan, non vi è città di questo paese vasto e bello che non abbia una sua chiesa, per quanto piccola, e almeno un pugno di fedeli che la animano, spesso con grande coraggio e amore. La storia e la cultura che il loro essere minoranza veicolano e rappresen- tano, è una ricchezza straordinaria anche dal punto di vista architettonico. I monasteri armeni del Nord sono stati dichiarati patrimonio dell’uma- nità dall’Unesco e le tredici chiese seicentesche di Isfahan (anche Esfahan o Ispahan) sono un vero capolavoro di sintesi fra diversi stili e culture. Ma non parliamo qui solo del passato remoto: l’ap- porto dei cristiani e, in particolare, della loro com- ponente maggioritaria, quella armena, è stato de- terminante anche nei secoli più recenti, nella mo- dernità e nello sviluppo culturale, politico e tecno- logico dell’Iran. Fu fondata da un cristiano la prima tipografia del paese, e il primo volume dato alle stampe nel 1638 fu quello dei «Salmi di Da- vide» in lingua armena. Determinante fu l’apporto armeno anche nella nascita del cinema. E non mancarono rivoluzionari, personalità dello sport, Armeni e assiri, una storia millenaria DI S IMONE Z OPPELLARO Prima dell’arrivo dell’Islam, la Persia - nome usato fino al 1935 - vide l’affermazione di due gruppi etnici di religione cristiana, gli armeni e gli assiri. Dopo la conquista islamica (633-651), i due gruppi divennero minoranze, ma ancora oggi il loro ruolo nella società del paese rimane rilevante. In Iran la professione della fede cristiana è consentita, ma la conversione dei cittadini musulmani è vietata per legge. IL CRISTIANESIMO A sinistra: la mappa dei paesi che formavano l’Impero persiano. | Sopra : una donna cristiana accende le candele durante la messa di Natale nella chiesa armena di San Gregorio, a Teheran. D MINORANZE IN IRAN © Atta Kenare, AFP
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