Missioni Consolata - Dicembre 2018
OLTRE IL MURO C’È CHI CERCA LA PACE Abbiamo un «piccolo» problema a Gaza Due paesi abbracciati. Due paesi strettamente legati. Due stati che non si riconoscono. Ma c’è chi crede nella pace e così nasce un movimento di donne attiviste. Mentre un gruppo di suore lavora con bambini audiolesi. Reportage tra Israele e Palestina. Dalle due parti del muro. nel tentativo di trovare la norma- lità lì dove di normale c’è ben poco. Di tutt’altro avviso è invece Ha- mutal Gouri, fondatrice, insieme ad altre quaranta donne, del mo- vimento « Women wage peace » (Le donne muovono la pace, womenwagepeace.org.il/en ) . sedersi accanto Il movimento nasce nell’estate del 2014, racconta Hamutal, per creare uno spazio dove sedersi l’uno accanto all’altro, pur es- sendo in disaccordo, e avere così DICEMBRE2018 MC 21 PalesTina-israele Testo e foto di ValenTina Tamborra MC A sione. Eppure il 10 agosto, solo due giorni prima del mio arrivo, c’è stato l’ennesimo scambio di missili fra Israele e Gaza. Il tassista sostiene che il problema di Israele siamo noi giornalisti e media: raccontiamo una guerra che non c’è. Se fosse il mio primo incontro di questo tipo mi stupirei, ma dal primo giorno in Israele ho avuto la netta percezione che ci sia una ferrea volontà di rimozione. Forse è, in parte, una difesa: vivere in un costante stato di allarme porta a un fatalismo estremo che sfocia I l tassista guida veloce verso la frontiera con la Giordania. Qui a Eilat, sulla punta più estrema di Israele, al confine con l’Egitto, la guerra è un con- cetto lontano. Spiaggia, barriera corallina, locali alla moda: qui la vita, almeno all’apparenza, scorre tranquilla. Non fosse per l’avviso trovato nella camera dell’hotel dove ho dormito: «Il rifugio an- tiaereo si trova nell’interrato, piano -1». Ma Israele è così: da Tel Aviv a Ei- lat, a un primo sguardo superfi- ciale, non ci sono motivi di ten-
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