Missioni Consolata - Dicembre 2018
IL PAESE DEGLI UOMINI INTEGRI SOTTO ATTACCO /1 Tra jihad e fibra ottica Il paese che ha vissuto negli ultimi anni un’insurrezione popolare, un tenta- tivo di colpo di stato e tre attentati sanguinari nella capitale, si confronta oggi con un incremento di attacchi terroristici sul suo territorio. Il tema della sicurezza domina il dibattito politico, mentre la società civile si divide e non riesce a giocare il ruolo di guardiana del potere. La vita quotidiana è influen- zata dall’incertezza e da un nemico invisibile. E c’è chi dice che nell’ombra trami l’ex presidente-dittatore Blaise Compaoré. BURKINA FASO di MARCO BELLO da Ouahigouya MC A anche qui e presto sarà operativa. Ma nel Burkina Faso di oggi, pro- prio Ouahigouya, città a 70 km dal confine con il Mali, è anche il li- mite della cosiddetta «zona rossa». Nella cartografia della sicu- rezza, la mappa aggiornata dal- l’ambasciata di Francia (in questo caso), il paese è diviso in zone: giallo, arancio e rosso. Il giallo cor- risponde a «vigilanza rafforzata»; l’arancio a «zona sconsigliata, salvo per ragioni imperative»; mentre il rosso è «formalmente sconsigliata». Per il Burkina quest’area «proibita» agli stranieri P ercorriamo la strada che dalla capitale Ouagadou- gou porta a Ouahigouya, nel Nord. Lungo tutti i suoi 180 km, vediamo di lato un fossato scavato e poi ricoperto. Ogni tanto spuntano dal terreno grossi cavi neri chiusi con un tappo colorato. È una visione che contrasta con la brousse, la cam- pagna saheliana. Quel cavo è la fi- bra ottica che porta dati e connes- sione internet anche nei luoghi più remoti dell’Africa. È arrivata coincide con tutta la banda di frontiera con il Mali, il Niger e parte del Benin. In queste zone, è più probabile che i jihadisti (terro- risti islamisti, come li chiamano qui), i banditi e molti altri gruppi compiano attacchi o rapimenti. Ebbene sì, il tranquillo Burkina Faso, terra di tolleranza e di convi- venza pacifica tra etnie (ben 60) e religioni 1 , si sta trasformando in un territorio di conflitto, se- guendo il contagio dei paesi vicini, Mali e Niger in prima battuta, in un’area, quella dell’Africa dell’O- vest, che è ormai tutta piuttosto instabile. © Sia Kambou / AFP Photo
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