Missioni Consolata - Novembre 2018

NOVEMBRE 2018 MC 37 seppe Conte pronunciate a mar- gine della visita nella sede della Comunità di Sant’Egidio a Roma, dove ha incontrato profughi, an- ziani e disabili: «La Comunità di Sant’Egidio ha varato in passato protocolli per realizzare corridoi umanitari. Sono iniziative impor- tanti perché fanno arrivare in Ita- lia migranti che hanno diritto alla protezione umanitaria. Numeri specifici, persone individuate. Si tratta di immigrazione regolare». «La speranza è che in Italia si ri- peta questa esperienza - ha di- chiarato monsignor Nunzio Ga- lantino, segretario generale della Conferenza episcopale italiana accogliendo i primi rifugiati arri- vati nel novembre 2017 -. Questi corridoi umanitari devono diven- tare una prassi consolidata, affin- ché chi ne ha bisogno possa rea- lizzare il suo sogno di vivere con dignità. Questa esperienza non nasce oggi, ma si pone a fianco di altre iniziative che la Chiesa ita- liana sviluppa in questi paesi di migrazione e transito da più di 30 anni». Enrico Casale (prima puntata - continua) MC A Qui sopra : una famglia di migranti siriani presso il campo di Moria, a Lesbo, isola greca a ri- dosso delle coste Turche, tratto obbligato della cosiddetta rotta balcanica. A sinistra : sbarco di migranti salvati nel Mediterraneo dalla nave Aquarius, settembre 2017. I corridoi umanitari permettono di azzerare i rischi di morte in mare ed evitare la catena dei traf- ficanti di esseri umani. # I l progetto dei corridoi umanitari di Comunità di Sant’Egidio, Cei, Fcei, e Tavola Valdese ha trovato un alleato inaspettato: il Princi- pato di Monaco. «Il nostro - ha affermato Gilles Tonelli, ministro degli Affari esteri e della Cooperazione del Principato - è uno degli stati più piccoli d’Europa, da sempre attento al rispetto dei diritti umani e a fianco di chi è costretto a lasciare il proprio paese a causa della guerra. Ai corridoi umanitari, una proposta concreta che è realiz- zata non solo in Italia, ma anche in Francia, Belgio, San Marino e An- dorra, va tutto il nostro apprezzamento e, con questo accordo, anche il nostro sostegno». Il Principato si è impegnato così a versare fino a 500mila euro, fondi che consentiranno di aiutare Sant’Egidio e i suoi partner per i prossimi quattro anni. En.Cas. L’appoggio di Monaco Un finanziamento inatteso © Valentina Tamborra

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