Missioni Consolata - Novembre 2018

Nella diocesi di Guarenas ci sono cinque parrocchie senza parroco, e i missionari della Consolata che già lavorano in tre parrocchie, stanno studiando la possibilità di assumerne una quarta a Cauca- gua, a 15 km da Tapipa. La pastorale afro A Barlovento la popolazione è afro americana. «Dopo oltre 30 anni di presenza, adesso pos- siamo concentrarci in modo più mirato sulla pastorale afro. È ne- cessario creare consapevolezza che essere afrodiscendenti ha il suo valore che può essere inte- grato nell’esperienza della fede cristiana, con un impatto sulla so- cietà, la politica, l’educazione e la salute», afferma padre Charles, missionario con un master in Teo- logia Biblica. «Questo è un pro- cesso lento, ma dobbiamo stabi- lire alleanze con altre organizza- zioni per ottenere i diritti. Per molti anni, la Chiesa non ha rico- nosciuto l’identità afro del po- polo sostenendo che erano tutti venezuelani. La nostra presenza è un segno di speranza, ma dob- biamo ancora lavorare sulla resi- stenza», dice il padre, presente nel paese dal 2002. I missionari non pensano solo ai sacramenti. «Non importa se ce- lebriamo le messe o semplice- mente facciamo una visita. Il fatto di andare a vedere la gente è sufficiente per dire che non sono soli. Le persone apprezzano molto l’amicizia», aggiunge padre Charles. Eduin Ruiz, uno dei coor- dinatori della pastorale afro, spiega che «l’obiettivo è riscat- tare l’identità e i valori della cul- tura negata nel corso della storia. Ciò richiede un lavoro di incultu- razione del Vangelo». Padre Silva- nus offre un piccolo esempio di forte potere simbolico: «La stessa campana suonata nel passato per avvertire della fuga di uno schiavo, oggi serve per invitare gli afro americani a partecipare alle celebrazioni». La terra è ricca per coltivare il ca- cao, che sarebbe un potenziale economico per le famiglie, ma, purtroppo, il governo impone dei prezzi molto bassi rendendone impossibile il commercio. «La qualità dell’istruzione si sta dete- riorando, molte scuole sono state chiuse e i giovani non ricevono una formazione professionale adeguata», lamenta Eduin Ruiz, che aggiunge: «In molte famiglie i bambini non possono contare sulla presenza del padre e fini- scono per strada dove sono vit- time di violenza, povertà e delin- quenza. La nostra lotta è per la vita, contro la droga, l’alcolismo e l’insicurezza». VENEZUELA

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