Missioni Consolata - Novembre 2018

NOVEMBRE 2018 MC 17 sura delle candidature. Una pla- teale scorrettezza, che lo ha per ora di fatto escluso dalla corsa, salvo sorprese. Il ritorno di Bemba Una sorpresa invece è stato il (breve) ritorno in campo del rivale storico di Kabila, Jean-Pierre Bemba: nel 2006 era andato al bal- lottaggio contro il presidente uscente. La partita si era giocata anche a colpi di cannone. In quei giorni di settembre 2006 ero a Kin- shasa e me lo ricordo bene: il cen- tro città fu ostaggio delle truppe fedeli ai due, entrambi autodichia- rati vincitori, che si fronteggiavano con armi pesanti e carri armati. Alla fine, Kabila ebbe la meglio. E Bemba cadde nelle maglie della giustizia internazionale, che lo portò a processo all’Aja per crimini contro l’umanità. MC A U no dei punti più discussi del programma elettorale riguarda la cosiddetta machine à voter : il 23 dicembre si dovrebbe in- fatti andare alle urne col voto elettronico. L’annuncio era stato dato il 31 dicembre 2017 da Corneille Nangaa, presi- dente della Commissione elettorale nazionale indipendente (Ceni). E aveva da subito creato scompiglio. Il timore di brogli è forte e ha por- tato le opposizioni e anche la Cenco (Conferenza episcopale nazionale congolese) a chiedere alla Ceni di rinunciarvi. Quest’ultima non cede, sostenendo che senza tale dispositivo elettronico non si farebbe in tempo a organizzare le elezioni per il 23 dicembre e che la macchina fa- rebbe risparmiare denaro, oltre che tempo. Prodotto dalla sudcoreana Miru Systems, è curioso che la stessa amba- sciata sudcoreana a Kinshasa si sia presa la briga di sconsigliarne l’uso, per i rischi di irregolarità. Lo stesso dispositivo era stato preso in con- siderazione dal governo argentino per le elezioni del 2016, ma alcune organizzazioni della società civile si erano mobilitate contro tale ipo- tesi. Ingaggiando un hacker, avevano dimostrato che era possibile addi- rittura modificare il voto espresso dal singolo elettore mediante una semplice app sul cellulare. Le stesse associazioni ( Fundación vía libre e Poder ciudadano ) lo scorso aprile hanno scritto una lettera aperta alla società civile congolese, spiegando tutte le criticità del voto elettronico. E cco come funziona: sullo schermo touchscreen della machine à vo- ter saranno visibili le foto dei candidati sia alla presidenza che alle elezioni legislative e provinciali. Il votante selezionerà una persona per ciascuna delle tre elezioni contemporanee e il dispositivo stamperà una scheda col relativo voto all’interno. Per l’Argentina si trattava di un microchip inserito nella scheda (che l’hacker aveva potuto facilmente clonare e modificare), mentre nel caso congolese il presidente della Ceni Nangaa ha affermato che le schede non conterranno un microchip, troppo costoso, ma un più economico codice QR. Le associazioni argentine obiettano che il votante non è in grado di interpretare detto codice che - teoricamente - potrebbe anche corrispondere a tutt’altro, oppure permettere di identificare il votante. Insomma, nessuna garanzia di segretezza e validità. L’unica cosa certa è che tutte le opposizioni rigettano questo sistema di voto. E chi lo ha provato (fra gli altri, Bemba) ha impiegato parecchio tempo e ha affer- mato che è troppo complicato. M a non basta: una notizia del 14 luglio riportata dall’emittente nazionale Radio Okapi dà l’idea di quali e quanti rischi si stiano correndo. L’articolo titolava «Isangi: una baleniera im- mobilizzata dopo la scomparsa di una macchina per votare» e raccon- tava della collera dei commercianti bloccati con le loro merci su un mercantile fluviale, a causa della sparizione di una parte di un lotto che veniva inviato da Kisangani alla provincia della Tshopo per la sensibi- lizzazione pre voto. Non è dato sapere se sia stata ritrovata, quel che è certo è che il lotto viaggiava senza alcun controllo e che in un paese grande come l’Europa Occidentale tali episodi potrebbero ripetersi più e più volte. Forte la preoccupazione espressa dall’Onu e secondo le opposizioni tale dispositivo potrebbe divenire fonte di contrasto anche post elettorale. Giusy Baioni Elezioni legislative La macchina per il voto © Junior D. Kannah/Afp A sinistra : conferenza stampa di Joseph Kabila il 26/1/2018. La prima in 5 anni, durante la quale presenta il programma delle elezioni ritardate. Sotto : Félix Tshisekedi, del partito di opposizione Udps, tiene un comizio il 24 aprile. Félix è il figlio di Étienne, oppositore storico, deceduto il 1 febbraio 2017. #

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=