Missioni Consolata - Ottobre 2018

(http://it1.wfp.org/fame-zero ) è possibile scaricare cinque gio- chi per i più piccoli per sensibi- lizzarli sul tema della fame. Per i ragazzi più grandi si può pensare a un’azione concreta da suggerire loro: il gruppo di cui fanno parte, la classe, la parrocchia può stabilire che per quattro settimane di fila si rac- colgono generi alimentari dure- voli (pasta, sughi, sale, zuc- chero, farina...) da destinare ai poveri attraverso associazioni come «Pani e tulipani» o il «Banco alimentare». Lo sforzo e la spesa richiesti sono minimi, ma è bello sapere di fare qualcosa di concreto e, soprattutto, di non essere da soli a farlo, ma in gruppo, co- munitariamente. Paola Bassan buiamo le sue ricchezze in modo diseguale. Gandhi diceva che la Terra fornisce le risorse necessarie per soddisfare i bi- sogni di tutti, ma non l’avidità di ciascuno. Uno statunitense medio con- suma giornalmente circa 3.770 kcal, mentre il consumo medio per un abitante della Repub- blica Democratica del Congo è di 1.590 kcal. Un terzo di tutto il cibo pro- dotto (circa 1,3 miliardi di ton- nellate) non viene mangiato. Circa 795 milioni di persone nel mondo – ovvero una persona su nove – sono denutrite. L’Asia è il continente con il maggior numero di persone che soffrono la fame: due terzi del totale. Negli ultimi anni la percentuale si è ridotta in Asia meridionale, ma è aumentata leggermente in Asia occiden- tale. La malnutrizione provoca quasi la metà (45%) delle morti nei bambini al di sotto dei cinque anni: 3,1 milioni di bambini al- l’anno. Nel mondo, un bambino su quattro soffre di ritardo nella crescita. Nei Paesi in via di svi- luppo, la proporzione può sa- lire a 1 su 3. Nelle regioni in via di sviluppo, 66 milioni di bambini che pos- siedono un’età per frequentare la scuola primaria vanno a scuola affamati. Di questi 23 milioni sono solo in Africa. È chiaro che c’è qualcosa che non va. FAME ZERO E ATTIVITÀ Il World Food Program ha in- detto la sfida «Fame zero» composta da cinque passi fon- damentali: • mettere gli ultimi al primo posto; • dalle fattorie ai mercati; • riduzione dello spreco di cibo; • incoraggiare una varietà so- stenibile di colture; • la priorità della nutrizione, a partire dai primi 1.000 giorni di vita di un bambino. Dal sito dell’iniziativa zambico e abbiamo visto con i nostri occhi bambini che soffri- vano la fame, ci siamo resi conto del problema. Spesso si rischia di nominare questi «bambini africani» quasi come un’entità astratta, una sorta di carta da giocare quando si af- frontano temi delicati, ma guar- dandoli negli occhi diventano reali e allora capisci che non puoi più trattarli come qualcosa di ignoto e lontano e quindi trascurabile. LE CAUSE DELLA FAME Ma non si tratta solo di non sprecare cibo o di mangiarne di meno. Le cause della fame nel mondo sono molteplici: dal- l’impoverimento di molti paesi determinato da secoli di colo- nialismo e da poteri locali cor- rotti ai conflitti armati, dalla disparità di genere al cambia- mento climatico. Se ne po- trebbe parlare per giorni. Le donne ad esempio sono fonda- mentali in agricoltura e rappre- sentano il 45% della forza la- voro. Ma, nonostante questo, non hanno le stesse possibilità degli uomini. Se le donne attive in agricoltura avessero pari ac- cesso alle risorse rispetto agli uomini, il numero delle per- sone che soffre la fame nel mondo si ridurrebbe di 150 mi- lioni di persone. Un’altra accortezza fondamen- tale è modificare il modo in cui si produce il cibo. L’agricoltura intensiva, fonte di inquina- mento e responsabile della ri- duzione della biodiversità, non è più sostenibile. Dal 1900, il settore agricolo ha perso il 75% della varietà delle colture. Una soluzione potrebbe essere quella di investire nei piccoli agricoltori, sia donne sia uo- mini, per aumentare la sicu- rezza alimentare e la nutrizione dei più poveri, aumentare la produzione alimentare per i mercati locali e globali sfrut- tando la Terra in maniera meno invasiva e nociva. Non è la Terra a non avere ri- sorse, siamo noi che la sfrut- tiamo erroneamente e distri- LR _Chi Nguyen/Flickr.com_Distretto di Da Bac, Provincia di Hoa Binh, Vietnam

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