Missioni Consolata - Ottobre 2018

che voleva confrontarsi con loro. Questo ascolto e questo con- fronto li ho vissuti in prima per- sona: «Capisco la tua rabbia di fronte a un’ingiustizia come quella di una baraccopoli», mi disse una volta un missionario della Consolata oggi scomparso, «ma non hai capito niente se pensi che centinaia di migliaia di abitanti delle bidonville dovreb- bero mettersi tutti insieme e mar- ciare armati fino al Parlamento per chiedere case decenti e strade asfaltate. Otterrebbero solo scon- tri e il dispiegamento dell’eser- cito. Quello che fanno, invece, è organizzarsi in comitati, associa- zioni e gruppi e lottare giorno per giorno perché un chilometro in più sia asfaltato, un quartiere in più della baraccopoli sia riqualifi- cato, una scuola e un dispensario in più siano costruiti. E noi siamo qui - e in tutto il mondo, anche a casa - proprio per non lasciare solo in questa lotta chi chiede giu- stizia». Con quel «non sembra neanche un prete» i giovani intendono in- dicare probabilmente qualcosa di molto simile a quello che Papa Francesco ha stigmatizzato senza mezzi termini proprio davanti ai 70mila del Circo Massimo quando ha detto: «Penso tante volte a Gesù che bussa alla porta, ma da dentro, perché lo lasciamo uscire, perché noi tante volte, senza te- stimonianza, lo teniamo prigio- niero delle nostre formalità, delle nostre chiusure, dei nostri egoi- smi, del nostro modo di vivere clericale. E il clericalismo, che non è solo dei chierici, è un atteggia- mento che tocca tutti noi: il cleri- calismo è una perversione della Chiesa». Chissà che non sia proprio la mis- sione la chiave di volta per reg- gere la costruzione di un nuovo rapporto fra i giovani e la Chiesa. Chiara Giovetti nello stesso contesto permette tanto ai giovani che partono quanto ai missionari che li accol- gono di superare i cliché e di tro- vare un linguaggio comune. «Ho lavorato con un missionario che era proprio “avanti”, non sem- brava neanche un prete!», è la frase che chi scrive ha sentito pro- nunciare in diverse occasioni da ragazzi che, partiti con mille pre- giudizi, si sono trovati a condivi- dere mesi di lavoro con missionari capaci di leggere il loro tempo e di reagirvi con efficacia. E di ascol- tare i dubbi, le proposte, le inge- nuità e le intuizioni di un giovane MC R OTTOBRE2018 MC 69

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