Missioni Consolata - Ottobre 2018

© Patrick Meinhardt / AFP Photo L’ENNESIMO PROCESSO DI PACE PER IL CONFLITTO PIÙ CRUENTO Quasi amici... (in nome del petrolio) È la guerra civile più efferata degli ultimi tempi. Ma anche la più dimenticata. In 5 anni ha ucciso tra le 50 e le 300mila persone, ha prodotto oltre 3,5 mi- lioni di sfollati e 5 milioni a rischio fame. È stato fatto uso massiccio dello stu- pro e di violenze anche su minori, disabili, anziani. Da alcuni mesi una media- zione internazionale sta cercando di portare le tante fazioni in conflitto alla firma di una pace duratura. Riuscirà il petrolio dove il buonsenso ha fallito? SUD SUDAN di MARCO BELLO MC A dan) e il suo acerrimo nemico Riek Machar (primo tra i ribelli), in- sieme a tutte le altre fazioni in conflitto in Sud Sudan, firmano. Ma il processo di pace non inizia e non finisce qui. Il 27 giugno è stata firmata la «Dichiarazione di Khartum», che doveva essere un cessate il fuoco tra tutte le parti, mentre il 25 luglio è stato siglato un accordo preliminare. I presidenti lasciano la capitale del Sudan mentre i tecnici mettono a È il 5 agosto 2018. A Khar- tum, capitale del Sudan, Omar al Bashir, contro- verso presidente (accu- sato dalla Corte penale interna- zionale di crimini contro l’uma- nità) e mediatore, ottiene la firma di un accordo di pace «provviso- rio» tra le fazioni in guerra (civile) nel Sud Sudan. Questo è lo stato più giovane del mondo, si è diviso dal Nord il 9 luglio del 2011. «È come se il loro ex presidente fosse riuscito a imporsi per farli firmare», dice qualcuno. Presenti alla firma pure i presidenti di Kenya, Uganda e Gibuti, oltre che diversi corpi diplomatici. Salva Kiir Mayardit (presidente del Sud Su- punto l’accordo reale e definitivo. Molti sono gli aspetti da definire sulla sua applicazione. Ma ora cosa succederà? Riuscirà il più giovane paese dell’Africa, sconvolto da cinque anni di guerra cruenta a pacificarsi? A guardare il video - divenuto virale - che mostra Machar porgere la mano a Kiir e questo che abbassa la testa senza ricambiare il gesto, qualche dubbio ci assale.

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