Missioni Consolata - Ottobre 2018

OTTOBRE2018 MC 55 causa dovranno comunque sedersi a un tavolo delle trattative per in- dividuare modi e tempi per ottem- perare alle proposte. Pyongyang potrebbe sospendere i test dei soli missili intercontinen- tali, quelli che più impensieriscono gli Stati Uniti, ma non quelli a corto e medio raggio, capaci di raggiun- nental Ballistic Missiles , missili bali- stici intercontinentali), Pyongyang potrebbe continuare a sviluppare studi in laboratorio sui motori a combustibile liquido e, a seconda degli accordi che si andranno a sot- toscrivere, le ricerche correlate ai missili imbarcati sui sottomarini. Dato che i test sui Icbm devono gere ogni punto del Giappone. Po- trebbe anche non includere il pro- gramma spaziale che, seppur for- malmente sia solo un programma civile, ha comunque implicazioni militari, come ben sanno gli stessi Stati Uniti. Anche nel caso si rag- giungesse un accordo sul bando dei test missilistici Icbm ( Interconti- L a seconda fotografia che racchiude la sintesi del summit ritrae Kim Jong Un e Donald Trump di spalle a tre quarti che camminano lungo il porticato che si affaccia sul giardino del Ca- pella Hotel. Kim sta parlando a Trump sorridendo mentre, con la mano destra appoggiata all’altezza del gomito del braccio sinistro di Trump, accompagna il presidente Usa. L’immagine è emblematica perché racchiude la sintesi dei colloqui tra i due capi di stato. Kim ha il sopravvento su un Trump che, pur continuando a ricoprire la figura del borioso e dello spaccone, si lascia guidare dal collega nordcoreano sottomettendosi, almeno in parte, alle sue volontà. I due sembrano prendere confidenza l’uno con l’altro prima di avanzare verso un futuro che appare lumi- noso con le palme sullo sfondo. E tra loro è Kim Jong Un che guida il percorso e incoraggia il collega. Un ribaltamento di ogni prevedibile situazione: a Singa- pore non sono stati gli Usa a condurre i giochi, bensì la Corea del Nord. Seguendo Kim nel suo tour a Sin- gapore, il bagno di folla e le inaspettate ovazioni a lui riservate hanno mostrato che, almeno in questa città, il leader nordcoreano è visto in modo diame- tralmente opposto rispetto a come è stato descritto in Occidente. Per contro il presidente statunitense è stato snobbato ed era chiaro che si sentisse un pesce fuor d’acqua al di là del contesto mediatico del Ca- pella Hotel. Sicuramente questo modo di vedere ha a che fare con gli storici legami politici e economici che Singa- pore ha avuto con la Corea del Nord a cui si aggiun- gono le simpatie personali tra Lee Kuan Yew (morto nel 2015, ndr ) e con Kim Il Sung (morto nel 1994, ndr ), fondatori, padri-padroni autoritari dei rispet- tivi stati. Lee Kuan Yew e Kim Il Sung condividevano l’assolutismo, il rigore e un’idea differente dei diritti umani, basati su una «visione asiatica» che predilige il diritto sociale a quello individuale. Piergiorgio Pescali MC A © Kevin Lim / AP

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