Missioni Consolata - Ottobre 2018
invece, avrebbero la garanzia che la nazione asiatica non perfezioni ancor più la sua tecnologia e non accresca di altre bombe termonu- cleari il proprio arsenale. Per la Co- rea del Sud, dal canto suo, si apri- rebbe una nuova stagione di dia- logo, una sorta di Sunshine Policy II , accrescendo il peso politico ed economico della nazione nella re- gione e garantendo a Moon Jae-in l’approvazione non solo dell’elet- torato, ma anche dei potenti chae- bol (i grandi conglomerati indu- striali controllati da un proprietario o da una famiglia, ndr ). Il Giap- pone, sebbene non veda comple- tamente soddisfatte le sue richie- ste di estinzione di pericolo nu- cleare e chimico-batteriologico provenienti dalla Corea del Nord, avrebbe però una nuova chance per riaprire il negoziato sui rapi- menti dei propri cittadini avvenuti negli anni Ottanta, avendo al tempo stesso la riassicurazione di Washington di proteggere l’arcipe- lago con i propri sistemi antimis- sile. La Cina, che più di tutti teme un cambiamento dell’equilibrio di forze a favore degli Usa, verrebbe compensata dall’apertura di un mercato di 100 milioni di potenziali consumatori, 25 dei quali alta- mente affamati di nuovi prodotti. Attualmente le esportazioni cinesi sono frenate a Nord dall’embargo delle Nazioni Unite e a Sud dalla barriera del 38° parallelo. Lo scoglio nucleare e missilistico Anche nel caso la Corea del Nord accettasse di interrompere i propri test nucleari e missilistici, le parti in 54 MC OTTOBRE 2018 Sopra : Kim Jong Un al centro tra Vivian Balakrishnan (autore del selfie) e Ong Ye Kung, ministri di Singapore. A destra : Kim Jong Un e Donald Trump nel porticato del Capella Ho- tel di Singapore. Il presidente nordcoreano a Singapore Un selfie con Kim Il comportamento di Kim Jong Un è molto diverso da quello dei suoi predecessori: il padre Kim Jong Il e il nonno Kim Il Sung. In questo cambiamento è stato aiutato anche dalla sorella Kim Yo Jong. A Singapore, il presidente nordcoreano è stato più «media- tico» del presidente Usa. I l summit di Singapore si può riassumere in due foto particolarmente emblematiche: la prima è il selfie che il ministro degli Esteri singaporeano Vivian Balakrishnan ha scattato assieme al col- lega della Pubblica Istruzione Ong Ye Kung con un sorridente Kim Jong Un in mezzo a loro. La foto, fatta con un cellulare, è in assoluto il primo selfie del leader nordcoreano ed è stata scattata nel Gardens by the Bay durante il tour che ha portato Kim e l’or- mai inseparabile sorella Kim Yo Jong allo Sky Park del Marina Bay Sands. Il ritratto mostra, forse più di ogni altra immagine, il nuovo corso che il Grande Leader vuole imprimere alla Corea del Nord. Non più immagini costruite e stereotipate come quelle che, per anni, hanno contraddistinto il padre e il nonno; per la prima volta questo selfie ha mostrato il Kim quotidiano, genuino, perfettamente a suo agio in un ambiente a lui estraneo, ma che sente come amico. L’estemporaneità della postura è perfetta- mente in linea con la nuova politica intrapresa dal leader nordcoreano sin dai primi giorni del suo go- verno. Una politica che, a differenza del padre, lo ha portato a stretto contatto con il popolo: le appari- zioni del Grande Leader, rare durante il periodo di Kim Jong Il, si sono fatte sempre più frequenti e alla severità del padre si è sostituito il sorriso del figlio, sicuramente impresso nel suo carattere, ma dettato anche dal nuovo stile costruito dalla sorella, non per nulla vice direttrice del dipartimento di Propaganda e che esprime un senso di sicurezza ad una nazione stremata da anni di chiusura e di embarghi politici e economici. COREA DEL NORD Di Singapore Kim Jong Un ha apprezzato la pulizia e l’architettura degli edifici, «che ricordano la storia e il passato» aggiungendo di «aver imparato molto dal- l’esperienza fatta nella città-stato e che sarà utile per il futuro» del suo paese. Il panorama notturno che Kim ha osservato dallo Sky Park del Marina Bay Sands lo ha impressionato tanto da auspicare una trasformazione simile anche per la sua Pyongyang. # © Vivian Balakrishnan
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