Missioni Consolata - Ottobre 2018

DAI LETTORI Cari mission@ri RISPONDE IL DIRETTORE In queste pagine diamo spazio a tutte le lettere, email omessaggi che riceviamo, purché chiaramente firmati. OTTOBRE2018 MC 5 PREGHIERA PER L’OTTOBRE MISSIONARIO 2018 Insieme ai giovani, portiamo il Vangelo a tutti O Dio Padre che sei nei cieli, con gioia e stupore ti ringraziamo perché per un’ini- ziativa del tuo amore preveniente ci troviamo in que- sto mondo. Per mezzo del Cristo, tuo dilettissimo Fi- glio, ci hai creati a tua immagine e ci hai rigenerati a vita nuova, rendendoci tuoi figli adottivi in virtù del dono del tuo Santo Spirito, che ci fa vivere l’entusia- smante avventura di chiamarti Papà nella Chiesa, tua famiglia. Nella fede riconosciamo che la nostra vita è una missione: attratti da te ed inviati nel mondo, ci percepiamo interiormente animati dal tuo Spirito d’amore che custodisce in noi la speranza. Ti suppli- chiamo umilmente: fa’ che nessuno rifiuti il tuo amo- re, in modo tale che cessi la povertà materiale e mo- rale e ogni discriminazione di fratelli e sorelle. O Cristo Gesù crocifisso e risorto, aprendoci alla missione che tu ci affidi dicendoci: «Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi», la nostra fede rimane sempre giovane. Tu dai senso alla nostra vita, tu sei la verità che ci rende li- beri, il tesoro che riempie di gioia la vita, il fonda- mento dei nostri sogni e la forza per realizzarli. Stan- do con te prendiamo coscienza che il male è provoca- zione ad amare sempre di più. Dalla tua croce gloriosa impariamo la tua logica amorosa, l’offerta di noi stessi come annuncio del tuo Vangelo per la vita del mondo. Tu per la fede abiti nei nostri cuori e vuoi parlare e agire in noi. Spirito Santo, anima della Chiesa, dal battesimo dimori in noi come in un tempio. Illumina e infiamma la mente e il cuore di ciascuno di noi, rendendoci missionari del Vangelo nel mondo intero. Ti ringraziamo per il dono di coloro che ci hanno trasmesso la fede con la vita e la parola, testimoniando la perenne vitalità del Vangelo. O Maria, Regina degli Apostoli e madre e modello della Chiesa, prega per noi perché in fretta raggiungiamo gli am- bienti umani, culturali e religiosi ancora estranei al Vangelo di Gesù vivente nella Chiesa. Aiutaci a donar- ci nella vocazione che ci è stata regalata dal Creatore, seguendo il tuo Figlio Gesù. Insegnaci a metterci il grembiule per servire i più piccoli, promuovendo la dignità umana e testimoniando la gioia di amare e di essere cristiani. Ricordaci che molta gente ha biso- gno di noi, che Cristo conta su di noi, chiamandoci in- cessantemente ad essere suoi discepoli missionari, sempre più appassionati per il suo Regno. San Francesco Saverio, Santa Teresa del Gesù Bambino, Beato Paolo Manna, intercedete per noi e accompagnateci sempre. Amen. Alleluia! don Francesco Dell’Orco di Bisceglie (BT), 02/08/2018 HA RAGIONE SALVINI? Cari Missionari, ve la prendete se dico che, almeno in una cosa, Salvini ha ragione? Non è meglio se i coniugati che hanno figli vengano chia- mati padre e madre, an- ziché genitore uno e ge- nitore due? Mario Zumpanesi 12/08/2018 Caro Mario, dal mio povero punto di vista non credo ci sia biso- gno di scomodare Salvini per dire che un bambino/a ha un padre (maschio) e una madre (femmina) e non genitore 1 e/o 2. Lo dice la natura stessa, la nostra specie. Tanto più che essa è una realtà con paladini più credibili di un ministro che governa (o fa campa- gna elettorale perenne) twittando. Primo, c’è una tradizione dell’umanità che va avanti da qualche migliaio di an- ni ed è condivisa dalle cul- ture più disparate. E que- sto è «civiltà», come a- vrebbe scritto Giovannino Guareschi che definiva «progresso» la «toilette vicino alla stanza dove mangi e dormi», e «ci- viltà» il «cesso fuori da dove vivi» (come era un tempo nella sua Bassa). Poi c’è una solida tradi- zione biblica e cristiana. È vero, il Vangelo non ha norme su come devono essere scritti e formulati i documenti dello stato, e quindi è legittimo che questo usi le diciture che preferisce. Ma se si vuole essere davvero inclusivi e rispettare tutti i credi e le opinioni, perché imporre a tutti quel «genitore 1 e 2» che, se rispetta una minoranza, insulta invece una grande maggioranza? Da ultimo. Uno stato può e deve legiferare su aborto, divorzio, unioni omoses- suali, gender, utero in af- fitto e via dicendo, ma per un credente l’aborto ri- mane un omicidio, il ma- trimonio è per la vita, l’u- nione tra due persone dello stesso sesso non è matrimonio, l’utero in af- fitto non è accettabile ( ve- di a pag. 62 ) così come la sperimentazione genetica sui feti, un bambino/a na- sce dall’incontro tra uno spermatozoo di un ma- schio e l’ovulo di una fem- mina, eccetera. Benvenga la modifica dei documenti twittata da Salvini, purché mantenga uno spazio di rispetto per chi la pensa in modo di- verso e non sia un’imposi- zione ideologica. DISSENTIRE DA GESUALDI Gent.mo padre Gigi, seguo da anni la rivista e apprezzo molti articoli, devo però dissentire su molte cose scritte negli articoli di Francesco Ge- sualdi. Ad esempio, nell’articolo di giugno appare che tanti problemi siano do- vuti alla mancanza di so- vranità monetaria degli stati. Quando si afferma che «la moneta unica ha pro- dotto risultati disastro- si», forse sarà pur vero in qualche caso (ha tolto terreno agli speculatori), ma è innegabile che i ri- sultati positivi sono stati di gran lunga maggiori. Ma se la Grecia o l’Italia non avessero avuto una stabilità monetaria cosa sarebbe successo? Come sarebbero stati gli interessi che si sarebbe- ro dovuti pagare, senza l’euro, a chi ha prestato capitali (usati per politi-

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