Missioni Consolata - Ottobre 2018
OTTOBRE2018 MC 47 D distribuì i machete che aveva portato da Manaus. Calleri aiutò gli anziani che, per questo, rimasero molto contenti. I nostri antenati fecero grande amicizia con padre Calleri. Tutti gli abitanti delle comunità di Tooropi, di Hwaia u, di Kaxipi u, gli Yawari. Tutti strinsero amicizia con lui, ma lui fu ucciso». La paura delle donne Dall’intervista a Fátima (nascita: 1956) realizzata presso la comunità degli Hawarihixapopëu theri, il 17 gennaio 2015. «A nticamente, padre Calleri arrivò fra di noi, nella regione chiamata Kaxipi [sulla riva del fiume Jundiá, affluente del medio fiume Catrimani]. Solo gli adulti [non ebbero paura e] continuarono a cantare mentre lui [Calleri] ascoltava. Lui [Calleri] chiese loro di continuare a cantare e, dopo aver deposto al suolo le sue cose [forse un registratore], li fece danzare. Mentre gli anziani cantavano, noi ragazze ci chie- devamo: “Perché stanno cantando?”. Dentro [alla casa comunitaria], al fondo, io rima- nevo nascosta [fra le foglie] perché avevo paura. [Io pensavo che] I padri potessero rubare le donne, per questo ebbi paura e, in silenzio, rimasi nascosta. All’inizio avevamo molta paura. Ebbi paura perché era arrivata la notizia che alcuni na- pëpë [plurale di napë ] che avevano risalito il fiume, durante una visita al popolo Yawari, avevano por- tato [via] con sé alcune donne». [Anni dopo, Fatima divenne l’aiutante della suora infermiera nel dispensario della missione del Ca- trimani]. Giovanni Billò - Margherita Allena Padre Giovanni Calleri la forza dell’esempio N ella prima parte io ho cercato di seguire Gio- vanni nel suo cammino di educazione umana e spirituale: dagli inizi in famiglia e in parroc- chia agli anni di scuola e di seminario, cogliendo - at- traverso lettere, testimonianze, documenti - il matu- rare delle sue doti di sensibilità, intelligenza, creati- vità, autonomia, e il precoce affiorare di una voca- zione ecclesiale e missionaria determinata e generosa messa però presto alla prova da certe incomprensioni e diffidenze dovute soprattutto alla sua vivacità e in- traprendenza e a certi atteggiamenti che apparivano troppo anticonformistici in ambienti educativi ancora rigidi e chiusi. [...] Q ui si innesta la seconda parte del libro, in cui Margherita Allena riferisce di un viaggio com- piuto nel 2009 in Brasile con la cugina Zelda Guglielmotto, pronipoti di padre Giovanni, visitando i luoghi dove aveva operato e cercando con- tatti con chi l’aveva conosciuto e con vecchi indios che egli aveva contribuito a beneficare e tra i quali aveva perso la vita. ( Gio. Bil. ) Edito da: Associazione «Amici di Padre Calleri» Piazza Dante 12, 12061 Carrù (Cn) info@amicipadrecalleri.it Bibliografia essenziale G. Damioli e G. Saffirio, Yanomami, Indios dell’Amaz- zonia , Ed. Capitello 1996. Silvano Sabatini, Sangue nella foresta amazzonica , Emi, Bologna 2001. Silvano Sabatini e Silvia Zaccaria, Il prete e l’antropo- logo , Ediesse 2012. Gabriele Soldati, Testimonianza di sangue , MC 1/1969 p. 14-35. Sabatini Silvano, Sono morti così , MC 1/1970 p. 28-35. Gigi Anataloni, La causa degli Indios è la nostra causa, dossier MC 2/1985 p. 27-38. Margherita Allena e Zelda Guglielmotto, Sulle orme dello zio , MC 9/2010 p. 10-17. AA.VV., L’incontro (Nohimayou) , dossier MC 10/2016 p. 27-58. D
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