Missioni Consolata - Ottobre 2018

OTTOBRE2018 MC 45 D Lavorare insieme Intervista a Pedro Yanomami (di circa 80 anni) realizzata presso la comunità dei Maamapi theri, il 20 gennaio 2015. «I nizialmente, [padre] Bindo [Meldolesi] abitò qui da solo e fece la pista di atter- raggio. All’inizio abitò da solo e ci chiese di aiutarlo nel lavoro. Lui fece in questo modo: ci nutrì e si fece nostro amico. Lui disse così: “Io sono padre Bindo, sono veramente un padre”. In seguito, aumentò il numero delle persone, [alla missione Catrimani]. È arrivato padre Calleri, scendendo con l’aereo. Con lui noi lavorammo. Pa- dre Calleri ci chiese di lavorare». [Interviene Teresa, moglie di Pedro] «Io, per prima, cinsi il mio collo con collane di perline. Quando altre donne videro che io avevo molte perline, rimasero felici e lavorarono con intensità alla pista di atterraggio. Noi donne lavoravamo e ricevevamo [in compenso] perline di vetro». [Pedro continua] «Solamente i padri [i missionari e i loro aiutanti] arrivavano [a poco a poco] e au- mentavano. Loro dicevano così: «Noi siamo padri; noi ci prenderemo cura di voi», e ancora: “Non ci sono altri napëpë [ pl. non Yanomami o stranieri] che siano vostri amici”. I padri non mi alloggia- rono in una casa di paglia, ma in una casa di assi. I padri costruirono la mia casa di assi, ben pro- tetta. Loro mi chiamarono per abitare vicino. In quella direzione, dall’altro lato del fiume, avevamo una casa, ma loro mi chiamarono per abitare su questa sponda, vicino. Loro [i padri] iniziarono la scuola. Padre Giovanni, per primo iniziò ad inse- gnare. Lui consegnava [per il lavoro] biglietti [una forma di moneta che si chiamava mamo (occhio)], [in cambio] di questi biglietti distribuiva utensili. Così faceva padre Calleri. Disegnava molti bi- glietti [con simboli diversi corrispondenti alle ore di lavoro]. Con questi ricevevamo oggetti e uten- sili. Così faceva padre Calleri. PADRE CALLERI NEL RICORDO DEGLI YANOMAMI Da napë a xori A CURA DI C ORRADO D ALMONEGO Da «straniero / nemico» a «parente / amico». Tradotte e trascritte quasi letteralmente, tre interviste a Yanomami che raccontano i primissimi incontri tra gli indios e padre Calleri, testimonianze del passaggio dalla diffidenza all'accettazione. L’originale è registrato in video. © AfMC / Gabriele Soldati © AfMC / Gabriele Soldati

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=