Missioni Consolata - Ottobre 2018
• Congresso missionario americano (Cam) | Comla | Povertà | Missione • OTTOBRE2018 MC 27 L’intervento finale Scalare la montagna La sintesi del discorso di chiusura di mons. Sergio Gualberti, arcivescovo di Santa Cruz de la Sierra e presidente del Cam V. C ome cattolici siamo chiamati a scalare la montagna della solidarietà, della giusti- zia e della vita , una vita degna per tutti i fi- gli di Dio per superare la povertà, che ancora man- tiene in condizioni disumane troppi fratelli e so- relle nel nostro continente. La povertà è il risultato di un sistema ingiusto e mercantilista in cui l’eco- nomia è al di sopra dell’uomo e arricchisce i ricchi a spese dei poveri, una moltitudine di poveri sem- pre più poveri. Un sistema che scarta gli anziani, i bambini, gli orfani e gli abbandonati come tanti fratelli indifesi; un sistema che discrimina le donne, in particolare le madri single e sole. Scalare la montagna della fraternità e dell’u- guaglianza camminando insieme a tante e grandi persone che lasciano i nostri paesi e cercano una patria che garantisca condizioni di vita dignitose per loro e le loro famiglie e che invece si scontrano contro i muri della xenofobia e della vergogna. Muri che separano i bambini dai loro genitori e che discriminano a causa delle loro origini e condizioni personali e sociali. Muri da demolire per costruire ponti di umanità, fraternità e solidarietà. Scalare la montagna della pace per contrastare nei nostri paesi la corsa alle spese militari e coloro che credono nella logica del più forte, che promuo- vono l’odio e la paura e la diffidenza tra i nostri po- poli, tagliando le risorse che servirebbero per creare posti di lavoro, per superare la povertà e at- tuare politiche sociali al servizio di tutti, special- mente degli ultimi e degli emarginati. «Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un po- polo non alzerà più la spada contro un altro po- polo, non si eserciteranno più nell’arte della guerra» (Isaia 2,4). Scalare la montagna dell’amore e del matri- monio accompagnando le famiglie a stabilirsi nella casa del Signore, in cui esse si ritrovano come chiese domestiche, come luoghi fondati sulla fede, l’amore, la comunione, la riconci- liazione e il perdono, e come sacrari di vita e scuole di umanizzazione. Le nostre famiglie che spesso camminano senza meta, colpite nella loro integrità a causa della povertà, delle migrazioni, delle separazioni e dei divorzi e costantemente molestate da correnti ideologiche coloniz- zatrici che mettono in discussione l’identità stessa della famiglia basata sull’amore esclusivo e fedele fino alla morte tra un uomo e una donna aperti alla vita e all’educazione dei bambini secondo i valori del Vangelo e delle nostre culture indigene. Scalare la montagna della luce e della verità come cristiani consacrati alla verità del Signore smascherando le menzogne e gli errori della cul- tura individualista e relativista che è alla base della società dei consumi. Società in cui il consumo di beni superflui e lo sfruttamento irrazionale e indi- scriminato delle risorse naturali hanno causato fe- rite mortali alla nostra sorella la madre terra, e le cui prime vittime sono i nostri fratelli indigeni pri- vati del loro habitat vitale. Scalare la montagna della comunione della no- stra Chiesa dove tutti mettiamo i nostri carismi al servizio della comunità e del Regno di Dio. Dove i ministeri laici, in particolare delle donne, siano ri- conosciuti e trovino lo spazio che compete loro dal battesimo. Scalare la montagna della riconciliazione e del perdono per percorrere i sentieri della conver- sione sincera della nostra Chiesa davanti alle infe- deltà, le divisioni, le gelosie e controtestimonianze di tanti dei suoi figli che scandalizzano il mondo. Uniti e riconciliati, dobbiamo camminare insieme come un unico popolo di Dio, testimoniando una comunione sincera e profonda che è il primo servi- zio alla missione in modo che il mondo sappia chi ci ha mandato. [...] «Come mi hai mandato nel mondo, anch’io ti mando nel mondo in modo che la tua voce e le tue parole si diffondano in tutta la terra fino ai con- fini del mondo». Accogliamo con entusiasmo e gioia la sfida che il Signore lancia a tutti e a ognuno di essere profeti della Sua Pa- rola, il Verbo della vita, della giustizia e dell’amore senza essere intimiditi dalle nostre debolezze, difficoltà e incom- prensioni, e così sperimentare quanto belli sono i piedi di coloro che annun- ciano il Vangelo nella nostra America e oltre il nostro continente. [...] mons. Sergio Gualberti (trascrizione di Lourdes González, traduzione e adattamento di Paolo Moiola) © Jaime Patias MC A
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