Missioni Consolata - Ottobre 2018

BOLIVIA 26 MC OTTOBRE 2018 renzo. Dalla sua facciata pendeva un manifesto con l’immagine della Beata Nazaria Ignacia (1889-1943), fondatrice delle missionarie Cro- ciate della Chiesa che sarà cano- nizzata il 14 ottobre a Roma (in- sieme a Paolo VI e Oscar Romero, ndr ). Per la celebrazione eucaristica si sono riuniti vescovi, preti e due cardinali: il rappresentante pontifi- cio Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’evangelizza- zione dei popoli, e il boliviano Tori- bio Ticona, indigeno quechua, re- centemente nominato da Papa Francesco. Dopo la lettura della lettera inviata dal pontefice e il protocollo di sa- luto, tipico di queste occasioni, è iniziata la messa, presieduta dal cardinale Filoni. Durante la sua omelia, l’inviato del papa ha invitato il Congresso a «non perdere di vista il vero scopo della missione della Chiesa, che è quello di mettere Gesù al centro, con il nome e il cuore, altrimenti si corre il rischio di fare qualcosa di diverso, una semplice filantropia, che alla fine si rivelerà vuota e priva di credibilità». Testimoni e profeti Il convegno ha il suo inizio vero e proprio l’11 luglio. Ogni mattina verso le 8 le diverse delegazioni si riunivano nell’auditorium del colle- gio Don Bosco dei salesiani. Ban- diere, mantelli, canzoni e slogan riempivano gli spazi fino al mo- mento della preghiera. Poi l’atmo- sfera cambiava di tono per lasciare posto alla preghiera del mattino in- centrata su alcuni temi: «Il Vangelo è gioia» (mercoledì), «Per la ricon- ciliazione e la comunione tra i po- poli» (giovedì) e «Essere missionari testimoni ci rende profeti» (ve- nerdì). Piatto forte dei tre giorni sono state cinque lezioni magistrali. La prima è stata pronunciata da mons. Guido Charbonnea, vescovo della diocesi di Choluteca, Hondu- ras, sul tema: «La gioia appassio- nante del Vangelo». L’arcivescovo Charbonnea ha esortato i membri del Congresso a «scoprire le chiavi che il messaggio cristiano ci mostra per arrivare alla felicità». La seconda, intitolata «Annuncia il Vangelo al mondo di oggi», è stata proposta da mons. Santiago Silva, vescovo castrense e presidente della Conferenza episcopale del Cile. Con uno stile molto partico- lare e diretto, in piedi sotto il ta- volo d’onore, il vescovo ha invitato a imitare Gesù ed evangelizzare at- traverso la nuova identità cristiana perché «nel mondo di oggi è es- senziale assumere un ruolo di te- stimonianza che richiede di dare segnali come il perdono, la solida- rietà e la misericordia». Il direttore dell’agenzia giornali- stica Fides - Bolivia, padre Sergio Montes, ha sviluppato il tema «Te- stimoni discepoli di comunione e di riconciliazione». In questa terza conferenza il sacerdote ha detto che un mondo lacerato, frammen- tato e diviso reclama riconcilia- zione e una comunione che «esige l’esodo da sé per vivere l’incontro con l’“altro”, o l’“altra”, per ricono- scerlo come fratello e sorella con un destino comune». Con il suo stile personale, da que- ste parti conosciuto e apprezzato, mons. Luis Augusto Castro, arcive- scovo di Tunja, in Colombia, ha presentato la quarta conferenza dal tema: «Profeta e missione». In essa l’arcivescovo di Tunja, ha spie- gato cos’è un profeta, ha fatto un viaggio attraverso la vita e il mini- stero di alcuni dei profeti biblici, la loro sensibilità per le esigenze della giustizia e della misericordia, la loro opposizione all’idolatria e ai rivali di Dio concludendo che «il profeta interpreta i segni dei tempi dal punto di vista di Dio e della sua alleanza. La sua vita e la sua espe- rienza incarnano un nuovo modo di vedere gli altri, il potere e il sa- crificio. Egli disegna un sistema di valori basato sulla consegna e sulla solidarietà. Vede con occhi nuovi». L’oratore, inoltre, ha offerto ai par- tecipanti degli spunti che un mis- sionario può seguire per diventare (segue a pagina 29) A destra : una vista della cattedrale di San Lorenzo il giorno dell’inaugurazione del Cam V. Pagina seguente : mons. Sergio Gualberti, arcivescovo di Santa Cruz e padrone di casa. # © Jaime Patias C RONOLOGIA : DAL C OMLA AL C AM • 1977 - Comla 1, Torreón (Messico); • 1983 - Comla 2, Tlaxcala (Messico); • 1987 - Comla 3, Bogotá (Co- lombia); • 1991 - Comla 4, Lima (Perù); • 1995 - Comla 5, Belo Hori- zonte (Brasile); • 1999 - Cam 1 - Comla 6, Pa- raná (Argentina); • 2003 - Cam 2 - Comla 7, Guatemala (Guatemala); • 2008 - Cam 3 - Comla 8, Quito (Ecuador); • 2013 - Cam 4 - Comla 9, Ma- racaibo (Venezuela); • 2018 - Cam 5, Santa Cruz de la Sierra (Bolivia). Viene abbandonato definiti- vamente l’acronimo Comla, per essere conosciuto unica- mente come Cam.

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