Missioni Consolata - Ottobre 2018
U n tempo in Asia Centrale i canali per portare l’acqua dalle sorgenti montane alle pianure si costrui- vano sotto terra per evitare la forte evaporazione in quelle re- gioni di clima secco e di alte tem- perature. Questa tecnica di tra- sporto dell’acqua, molto antica, fu sviluppata dalle genti dell’altipiano iranico nel primo millennio a.C. Con i rudimentali strumenti a di- sposizione a quel tempo la costru- zione di un canale sotterraneo, chiamato qanat o kahriz 1 , costi- tuiva un’impresa che coinvolgeva tutta la comunità e il lavoro poteva durare parecchi anni. Erano note- voli opere d’ingegneria. I canali correvano sotto terra a volte an- che per decine di chilometri, erano dotati di pozzi di aerazione lungo tutto il tragitto; per un corretto funzionamento dovevano essere controllati e ripuliti ogni anno. La popolazione si sobbarcava questa ALLA SCOPERTA DI UN’EX REPUBBLICA SOVIETICA Una goccia d’acqua è un chicco d’oro Affacciato sul Mar Caspio e occupato in gran parte dal deserto del Karakum, il Turkmenistan è indipendente dal 1991. Finora però ha avuto soltanto due presidenti. Molto ricco di gas naturale e grande produttore di cotone, il paese centroasiatico deve affrontare problemi di scarsità d’acqua. Problemi aggravati dall’insipienza degli uomini. fatica per non disperdere un bene prezioso, l’acqua. Difatti, il sistema permetteva un utilizzo ottimale di questa scarsa risorsa, che arrivava integra in luoghi aridi, consentiva TURKMENISTAN di MARIA CHIARA PARENZO Qui sotto : una vista di Ashgabat, capitale del Turkmenistan, con la sua profusione di cupole dorate e marmi; è conosciuta anche come «la città bianca». # © Bruno Vanbesien MC A
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