Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2018

AGOSTO-SETTEMBRE2018 MC 75 È inutile nasconderla, questa voglia di vacanza, che seduce proprio tutti. Da tempo, le varie agenzie tentano di infilare un po’ dovunque le proposte più furbe, per accalap- piare clienti. Non fanno eccezione i missionari, che propongono vacanze alternative, esperienze controcorrente, condivisione con popoli e culture lontane. Tutto questo, men- tre aspettiamo il prossimo Sinodo di ottobre, scandito da tre flash , luminosi e provocanti: giovani - fede - vocazione (altro che vacanze!). Come sempre, papa Francesco non ha perso l’occasione per proporre un Sinodo diverso, con i giovani davvero protagonisti. Citando la Scrittura, ha ricordato che spesso sono proprio i giovani a riaprire la porta della speranza nei momenti di crisi, mentre una Chiesa che non osa strade nuove è condannata a invecchiare. Questo intreccio di idee mi ha fatto riaffiorare - spontaneamente - il volto paterno e amico dell’Allamano che, a cinquant’anni suonati, si ritrovò non solo a fondare un Istituto missio- nario, ma anche a diventare padre e guida di un bel grappolo di ragazzi e giovani che ave- vano nel cuore il sogno di mollare i loro amici per condividere, con gente ritenuta (allora) esotica e lontana… l’ Evangelii gaudium , la gioia, cioè, di incontrare Gesù, portatore di una «buona notizia» per tutti. Per raccontare, allora, cosa sia stato il Fondatore per quei primi giovani sognatori e cosa furono loro per lui, ricordiamo un piccolo, simpatico episodio, quasi una parabola, che vale un libro di parole… Durante le vacanze a S. Ignazio (luogo di villeggiatura) , dopo pranzo i ragazzi dovevano riti- rarsi nelle loro camere e non andare a giocare per non disturbare chi si riposava. L'assi- stente era inflessibile. Una volta, quando l'Allamano era presente, alcuni sgusciarono dalle camerette e bussarono alla sua porta, mentre riposava. «Cosa volete?» - «Signor Rettore, non possiamo dormire e vorremmo andare a giocare alle bocce» - «Andate pure» - «Ma, Sig. Rettore, l'assistente non ce lo permette, teme che disturbiamo la comunità». Avendo capito perché si erano rivolti a lui, si dimostrò comprensivo e rispose: «Vengo anch'io...». E poi si fermò con loro, contava i punti, lodando chi giocava meglio… C’è proprio tutto: i giovani, la missione, la formazione, il cuore di un padre e… persino l’a- ria di vacanza, che tira in questi giorni d’estate. P. Giacomo Mazzotti A cura di Sergio Frassetto GIOCANDO A BOCCE… COI GIOVANI Ho ricevuto la tua lettera, e mi consola il buon spirito dei cari giovani. Su questo santo monte, si sente il bisogno di formarsi santi sacerdoti e veri missionari. Questa è la mia continua preghiera. Guai a chi si lascia prendere dalla tiepidezza, o scoraggiare per certe miseriette… Ci vuole energia; la grazia di Dio farà il resto. Coraggio! Giuseppe Allamano

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