Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2018

ruolati in massa e mandati poi a migliaia a mo- rire nella Campagna di Russia. Teresio, nel 1941 ti arruolano nominandoti sot- totenente della Divisione tridentina degli al- pini. Potresti avere l’esonero grazie alla tua po- sizione, ma chiedi di partire volontario per il fronte russo… Voglio stare accanto ai giovani militari e condividere la loro stessa sorte. Non ho eroici furori. Solo desi- dero fondermi nella massa, in solidarietà col popolo che, senza averlo deciso, combatte e soffre. Sono pervaso da un’idea fissa: essere presente fra quanti sono gettati nella folle avventura della sofferenza, del dolore e della morte. Ed è proprio in quel pe- riodo che si frantuma dentro di me l’idea che mi ero fatta del fascismo. In cuor mio divento sempre più critico nei confronti del sistema, vedendo e costa- tando con i miei occhi le violenze e le aberrazioni attuate dalla brutale logica della guerra. Dopo la sconfitta sul fronte russo partecipi alla disastrosa ritirata con la sua scia di morte. Sei Teresio Olivelli nasce a Bellagio (Co) il 7 gen- naio 1916. Dopo le scuole elementari e medie, frequenta il ginnasio a Mortara (Pv) e il liceo a Vigevano. Nel tempo degli studi ginnasiali e li- ceali si mostra studente modello, ardente di carità verso i compagni, specie i più bisognosi. Partecipa intensamente anche alle attività del- l’Azione Cattolica e della San Vincenzo, poiché avverte l’impellente richiamo di portare i va- lori evangelici nei diversi ambienti sociali che frequenta. Una volta conseguita la maturità si iscrive alla facoltà di giurisprudenza dell’Uni- versità di Pavia e viene accolto nel prestigioso ed esclusivo Collegio Ghislieri. Nel periodo universitario, pur accettando il fa- scismo dominante, lavora soprattutto a co- struire e rafforzare la sua vita spirituale. Con- vinto che «il cristianesimo vuole ascetica, che è esigenza d’ordine e di organizzazione delle proprie azioni», si impegna intensamente su due dimensioni: il crescere nella fede in Dio e il rafforzare la sua volontà di bene e di impegno concreto. Con il supporto di una fede intensa- mente vissuta, egli opera là dove il bisogno dei più poveri lo chiama per lenire sofferenze ma- teriali e spirituali. È questo il periodo in cui di- venta più concreta la sua vocazione alla carità, che egli testimonia con crescente ardore. Dopo la laurea viene chiamato a Roma a lavo- rare come segretario dell’Istituto nazionale di cultura fascista, dove può intrattenere rap- porti con personaggi autorevoli del panorama culturale e politico italiano, e compiere dei viaggi in Germania che lo aiutano ad aprire gli occhi sul nazismo. A Roma, dal maggio 1940 a febbraio 1941, vive intensamente la sua vita di fede, con messa e meditazione quotidiana, ed espletando il suo lavoro con fedeltà alla sua co- scienza cristiana. Allo scoppio la II Guerra mondiale, non ac- cetta il vantaggio dell’esonero dal servizio mili- tare che la sua posizione comporta ma vuole condividere la condizione dei suoi coetanei ar- 37. Teresio Olivelli, ribelle per Amore 4 chiacchiere con « i Perdenti» di Mario Bandera 72 MC AGOSTO-SETTEMBRE2018 da www or dinariatomilitare chiesacattolica it

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