Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2018
uno stato permanente di tentazione» (MC 10/2017 pag. 32). Papa Francesco stesso ha ricordato, durante un’in- tervista su Tv2000 il 6 di- cembre scorso, che «an- che i francesi hanno cam- biato il testo con una traduzione che dice: “Non mi lasci cadere nella ten- tazione” ...». E ha aggiun- to che «Sono io a cadere, non è Lui che mi butta nella tentazione per poi vedere come sono caduto. Un padre non fa questo, un padre aiuta ad alzarsi subito». «Quello che ti in- duce in tentazione - ha af- fermato Papa Francesco - è Satana, quello è l’ufficio di Satana». Perché allora questa ver- sione (del Padre nostro) non è ancora usata nella preghiera e nella messa? Semplicemente perché i vescovi italiani non hanno ancora pubblicato la nuo- va versione del messale nei quali sarà certamente inclusa la nuova traduzio- ne usata nella Bibbia del 2008. La prima edizione del messale è del 1973, la seconda del 1983. Quando uscirà la nuova edizione (la terza) del messale in i- taliano? Non si sa. Restia- mo in attesa. L’assenza di questa nuova edizione spiega anche il perché si continua ancora ad usare l’espressione «per tutti» nelle parole della consa- crazione. Intanto, nell’in- certezza, si continuano ad usare i messali vecchi, spesso ridotti in condizio- ni pietose. CHIUDIAMO LA FORBICE DELLE DISEGUAGLIANZE Una nuova campagna per il bene comune, perché siamo una sola famiglia umana, nessuno escluso Perché un’iniziativa sulla diseguaglianza? «L’ini- quità è la radice dei mali sociali», così scrive Papa Francesco nella Evangelii Gaudium (202), invitan- doci a lavorare sulle cau- se strutturali di un siste- ma economico che ucci- de, esclude, scarta uomini, donne e bambini. La diseguaglianza segna in maniera profonda tutte le società del pianeta, che nei vari contesti e territori devono trovare le basi per la propria stessa sopravvivenza, e di quella delle generazioni future. Tutto questo causa delle ferite profonde, e genera malcontento sociale, rab- bia, paura e rassegnazio- ne: sentimenti di chi si percepisce escluso e che, nonostante i propri sforzi, vede le proprie condizioni diventare sempre più fra- gili, vulnerabili, precarie. Ad aggravare la situazio- ne il fatto che la paura di- venti il facile collante per un’agenda politica che crede di affrontare i pro- blemi approfondendo i solchi che attraversano la società e il pianeta, e creando muri che gene- rano nuove esclusioni e conflitti. MC R le evincere linee guida per una politica trasfor- mativa. La campagna « Chiudia- mo la forbice: dalle di- seguaglianze al bene comune, una sola fami- glia umana » pone que- sto tema all’attenzione di tutti, declinandolo in tre ambiti in particolare: • quello della produzione e del consumo del cibo, • quello della pace e dei conflitti, • quello della mobilità u- mana nel quadro delle nuove sfide sociali e cli- matiche, tra loro connes- se, come ci indica l’enci- clica Laudato Si’ . Un’ampia alleanza di soggetti promotori, ade- renti e media partners . Un nuovo sito, un docu- mento base, tre concorsi nazionali, materiali per approfondimenti, l’ap- porto (social e non solo) di tutti, strumenti per a- zioni diffuse sui territori che hanno già contribuito all’impostazione della campagna che si carat- terizza per un approccio partecipativo e inclusivo. In linea con i contenuti. Una campagna triennale , lanciata in occasione del terzo anniversario dell’u- scita della Laudato Si’ , per indicare l’ispirazione e il traguardo. Un mondo più giusto e solidale. Per saperne di più: info@chiudiamolaforbice.it www.chiudiamolaforbice.it redazione@rivistamissioniconsolata.it mcredazioneweb@gmail.com Chiudere la forbice del- le diseguaglianze è dun- que la nuova campagna, l’imperativo che voglia- mo assumere come prio- rità per garantire ad ogni donna e ogni uomo che vive su questo pianeta la possibilità di vivere una vita dignitosa e piena, li- bera dalla paura e dal bi- sogno, in questa genera- zione e nelle generazioni future, affinché le migra- zioni siano una scelta li- bera. Si tratta di un impegno che completa e supera quello sui temi della po- vertà e dell’esclusione sociale: significa infatti interrogarsi circa le cau- se di queste, e sulle con- seguenze concrete dei meccanismi attraverso cui la povertà stessa si produce e si riproduce. Significa porre attenzio- ne agli ostacoli che in- contrano le iniziative vol- te a ridurre la distanza tra chi ha troppo e chi non ha abbastanza; si- gnifica mantenersi at- tenti alla concentrazione sproporzionata del be- nessere e delle opportu- nità, ma anche del pote- re e dello spazio operati- vo che questo squilibrio rischia di perpetuare ed aggravare. Significa infi- ne cercare nuove solu- zioni per una piena uni- versalizzazione dei dirit- ti, a partire dai ceti sociali più vulnerabili, cercando pratiche di e- mancipazione dai terri- tori, dalle comunità loca- li, esempi positivi di creazione del bene co- mune, da cui sia possibi- AGOSTO-SETTEMBRE2018 MC 7 La campagna è promossa da Aci-Azione Cattolica Italiana, Caritas italiana, Ctg-Centro tu- ristico giovanile, Coldiretti- Fondazione campagna amica, Comunità Papa Giovanni xxiii– condivisione fra i popoli, Earth Day Italia, Focsiv-Volontari nel mondo, Fondazione Missio, M- cl-Movimento cristiano lavora- tori, Pax Christi Italia. Tra i primi aderenti : Giovani Salesiani per il sociale, Vis-Volontariato internazionale per lo sviluppo, Cvx-Lms-co- munità di vita cristiana-Lega missionaria studenti, Fonda- zione finanza etica, Cimi -Con- ferenza Istituti Missionari Ita- liani. Media partners : Avvenire, Sir, Radioinblu, Tv2000, Fesmi -Federazione Stampa Missionaria Italiana.
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